
Esposizione alla Casa della Musica e delle Arti celebra Carlo Rambaldi e Ildebrando Capatti, artisti di Vigarano.
Prima di dirigersi verso Hollywood a creare l’extraterrestre E.T. e lo scimmione King Kong, Carlo Rambaldi viveva a Vigarano, dove ha mosso i primi passi come artista. Si legge, infatti, anche il suo nome, sull’affiche della ‘Prima mostra d’arte in onore del compianto pittore concittadino Tito Cariani’, allestita a Vigarano Mainarda il 3 ottobre del 1948.
Anche un giovane vigaranese si trovava ad esporre con altri vigaranesi d’adozione. È il caso del meno noto, ma non meno importante, Ildebrando Capatti, decisamente più anziano dell’effettista premio Oscar. I bozzetti liberty di Capatti, insieme all’affiche che lo vede al fianco di Rambaldi, si trovano esposti alla Casa della Musica e delle Arti di Vigarano Pieve, per una mostra che si potrà visitare fino a domani, 8 dicembre.
Organizzata con il patrocinio del Comune di Vigarano Mainarda e curata dal critico ferrarese, Lucio Scardino, che ha ricevuto i bozzetti in eredità dalla figlia di Capatti, Zagomilla, la mostra costituisce un evento di assoluto rilievo per l’artista nato in terre estensi nel 1878 e scomparso a Vigarano nel 1959; se non altro, per l’idea di restituirgli, di fronte ai vigaranesi di oggi, il giusto merito, data anche la sua scelta di trasferirsi nel paese alle porte della città.
"È uno degli artisti più significativi che abbiano operato in questo territorio ed era giusto che il territorio glielo riconoscesse – spiega Scardino –. Esponiamo un corpus di bozzetti decorativi che sono molto rari: si tratta di progetti che Capatti presentava ai suoi committenti, per decorare soffitti e case. Lui li ha tenuti, la figlia li ha conservati e me li ha lasciati, con la consapevolezza che non li avrei mai venduti: così è stato".
"La Casa della Musica e delle Arti, riaperta quest’anno con un’offerta formativa importante – aggiunge il sindaco di Vigarano, Davide Bergamini –, è uno dei luoghi più indicati per portare in mostra bozzetti di un artista vigaranese e mantenere in vita tradizioni artistiche, che ci legano al territorio: personaggi, che conosciamo poco, ma di cui possiamo essere fieri".