CRISTINA RUFINI;
Cronaca

Morto dopo il volo dal Maggiore "Lo vedo sul tetto, sta passeggiando"

Il racconto ’in diretta’ degli ultimi istanti di vita di Leonardo, fatto dal medico del reparto alla polizia "Avevamo chiuso tutto, è passato in 20 centimetri". E poi continue telefonate, fino a quando non cade.

Morto dopo il volo dal Maggiore  "Lo vedo sul tetto, sta passeggiando"

Morto dopo il volo dal Maggiore "Lo vedo sul tetto, sta passeggiando"

di Cristina Rufini

"Lo vedo ancora...avevamo chiuso, ma è riuscito a passare da un pertugio". A parlare al telefono con un agente della questura è il medico di turno del reparto di Otorino, nella notte tra il 20 e il 21 giugno del 2021. Gli sta raccontando in presa diretta gli ultimi momenti di vita di Leonardo Riberti, 21 anni, il giovanemorto dopo essere caduto daltetto della sala calda dell’ospedale Maggiore. Indefinito l’oraraio, perché su quando il giovane sia uscito dalla sua camera e riuscito a passare nel pertugio di 20 centimetri, lui che era molto alto e piazzato, c’è ancora poca chiarezza. Sappiamo che i poliziotti intervenuti al Maggiore hanno fissato l’orario della deposizione del camice bianco dopo la morte alle 6.55. Ma da quanto tempo il ventunenne era fuggito dal reparto? Alle 5? Alle 5,45 come si legge nella deposizione di quella notte del medico? O alle 5.30, come lo stesso medico ha riportato in una relazione consegnata qualche giorno dopo alla direzione dell’Ausl Bologna? E, soprattutto, quando l’infermiera che era stata messa a sorveglianza del paziente Riberti, allerta il medico raccontandogli che il giovane è fuggito dalla finestra, da quanto tempo si era consumata la fuga? "Il ragazzo camminava sul tetto – ha riferito ancora il medico – si è avvicinato alla grondaia e poi è tornato indietro". Addirittura la sera stessa della tragedia, l’uomo aveva raccontato che a un certo punto il giovane si era "inginocchiato" guardando di sotto. Non proprio l’atteggiamento di chi si vuole togliere la vita. Quanto di chi, spaventato, in una condizione psicofisica alterata, essendo non solo stato operato da poco alla gola, ma paziente psichiatrico, stava cercando di scappare. Proposito che aveva tentato solo poche ore prima, all’1? all’1.30? Anche in questo caso orario variabile, quando Leonardo fu riportato in camera dopo aver cercato di uscire dal pronto soccorso. Quando lui stesso al medico chie chiedeva spiegazioni ha risposto ’Un incubo’. Non voleva uccidersi, voleva andare via da un luogo dove aveva paura a stare. Non era lucido. Andava solo protetto, controllato. Come è stato possibile che un paziente psichiatrico sia potuto fuggire due volte nello spazio di poche ore? E da dove? Davvero in 20 centimetri? Nell’ultima telefonata con un poliziotto, quando Leonardo è già precipitato, si sente il medico dire: "Guarda è riuscito a passare di qua". E in sottofondo "Ma no". Quà dove?