Argenta (Ferrara), 16 ottobre 2024 – Il quesito posto a tossicologo e medico legale è ampio. La richiesta è quella di indagare a 360 gradi, ma dagli estremi dell’incarico è già possibile intuire dove sia puntato il mirino della procura. Secondo gli inquirenti, infatti, per fare chiarezza sul decesso di due anziani ricoverati all’ospedale di Argenta è necessario concentrarsi sull’eventuale presenza di sostanze che non dovrebbero riscontrarsi nei corpi delle vittime. Nel caso fossero trovate, occorrerà poi valutare il nesso di causalità con la morte e, da lì, eventuali responsabilità a carico dell’unico indagato per omicidio volontario, un infermiere di 44 anni della struttura.
Tornando alle sostanze, potrebbe trattarsi di farmaci come di composti di altro genere, magari anche estranei alle dotazioni ospedaliere. A oggi, nulla è escluso. Così come non è escluso che l’inchiesta su quei fatti si allarghi ad altri decessi avvenuti sempre al Mazzolani Vandini. Al momento, però, navighiamo ancora nel campo delle ipotesi ed è prematuro spingersi troppo avanti.
L’inchiesta ha preso le mosse da una segnalazione dell’Ausl che aveva riscontrato ‘anomalie’ sulla morte di due pazienti del reparto di Lungodegenza, Floriana Veronesi, 90 anni, e Antonio Rivola, 83 anni. Inizialmente, a quanto si apprende, quei decessi non avevano destato particolari perplessità. In seguito, però, l’incrocio di alcuni dati aveva sollevato alcuni sospetti. L’input dell’azienda sanitaria ha quindi convinto il sostituto procuratore Barbara Cavallo a bloccare in extremis i funerali, entrambi fissati per il 27 settembre, e ad avviare approfondimenti. L’indagine è arrivata a una prima svolta l’altro ieri, con l’accesso dei carabinieri all’ospedale per acquisire documenti e materiali. Ieri, invece, negli uffici di via Mentessi è stato conferito l’incarico per autopsia ed esami tossicologici sulle salme. Il pm ha scelto il medico legale Giambattista Golè e il tossicologo Enrico Gerace. Il difensore dell’indagato, l’avvocato Debora Grigolato, ha invece optato per il medico legale Lorenzo Marinelli. Ricevuto l’incarico, i consulenti hanno iniziato subito le operazioni e si sono presi novanta giorni per le conclusioni. Solo allora sarà possibile capire se dietro quelle morti ci sia o meno una responsabilità.
A carico del sanitario, va chiarito, non è stata applicata alcuna misura restrittiva. Il reato iscritto dalla procura è pesante, ma l’ipotesi potrà essere confermata o smentita solo al termine degli accertamenti in corso. L’azienda sanitaria non ha voluto aggiungere altro rispetto a quanto comunicato lunedì. Stando a indiscrezioni sarebbero però già in corso le azioni previste dalla normativa. L’infermiere, presente fino all’altro ieri, non risulta essere al lavoro.
In attesa di risposte, dolore e interrogativi si intrecciano nei pensieri di Franco Carlini, figlio di Floriana Veronesi. “Voglio la verità – dichiara –. Voglio sapere come e perché è morta mamma. Devo capire cosa sia successo e cosa ci sia di vero dietro al presunto coinvolgimento di un infermiere dell’ospedale”. Sull’inquietante vicenda ha speso qualche parola anche il sindaco di Argenta Andrea Baldini. “Una notizia che ci ha scosso profondamente – afferma il primo cittadino –. Ho sentito l’Ausl che sta pienamente collaborando con gli inquirenti perché il prima possibile sia fatta luce su questi fatti. Ci stringiamo attorno alle famiglie e a tutta la comunità del Mazzolani Vandini. Ora attendiamo le indagini, con la fiducia nel fatto che si svolgano con il maggiore scrupolo possibile”.