Ferrara, 22 settembre 2024 – Sul lavoro si continua a morire. E il dato di Ferrara, reso noto dalla Cgia di Mestre, è inquietante.
Nei primi sette mesi dell’anno, infatti, il territorio estense ha contato ben sei croci in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Un dato da non sottovalutare e che impone di tenere alta la guardia su quella che è una piaga di portata non solo locale. L’Associazione artigiani e piccole imprese presenta il proprio studio all’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo per la patente a crediti messo a punto dal Ministero del Lavoro, un nuovo sistema di qualificazione di salute e sicurezza sul lavoro per chi opera sui cantieri (area storicamente più critica sul fronte infortuni).
I destinatari della misura sono le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei e mobili.
La Cgia parte però con una nota polemica. “A soli dieci giorni dal primo ottobre, data dell’entrata in vigore della nuova misura, siamo ancora in attesa che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro approvi la circolare esplicativa. E solo dopo aver consumato anche questo passaggio, le aziende interessate da questa novità legislativa potranno collegarsi digitalmente al portale e presentare la domanda”. Pertanto, 832.500 imprese composte da edili, dipintori, piastrellisti, elettricisti, termoidraulici, ascensoristi, falegnami, serramentisti, fabbri, lattonieri, carpentieri “si sentono ‘abbandonate’, tradite da una burocrazia ministeriale lenta e impacciata. E nonostante lo sconforto, mantengono viva la speranza che l’Inl riesca a licenziare la circolare esplicativa e a rendere operativa la piattaforma almeno tre o quattro giorni prima della scadenza”.
Nel frattempo, il macabro conteggio delle morti sul lavoro continua a crescere. Nei primi sette mesi di quest’anno ci sono stati 18 morti in più del 2023 e, secondo l’Associazione, Ferrara è tra le situazioni “più drammatiche” insieme a Roma, Pavia, Bologna e Palermo.
A parlare sono i numeri. Tra gennaio e luglio 2023 nel Ferrarese si era registrato un solo infortunio con esito mortale. Quest’anno, nello stesso periodo, siamo già a quota sette, con un incremento di sei unità. Praticamente uno al mese.
Nella vicina Modena gli infortuni fatali denunciati sono stati 8 (uno in più rispetto all’anno scorso), a Bologna 13 (+6 rispetto al 2023) e a Ravenna 5 (dato invariato). I cantieri continuano a essere tra i luoghi di lavoro più a rischio di incidenti mortali.
A fronte di ciò la Cgia di Mestre ritiene che “la patente a crediti possa essere uno strumento che può agevolare l’attività degli enti preposti ai controlli, ma difficilmente si riuscirà a ridurre il numero degli infortuni e delle morti bianche in questo settore. Per contrastare queste tragedie, invece, bisognerebbe aumentare sensibilmente i controlli ed eseguirli con più efficacia”.