Ferrara, 19 dicembre 2024 – La morte di Davide Benetti a nove giorni dall’incidente a villa Rivani Farolfi è destinata a cambiare le carte sul tavolo degli inquirenti. Sin dalle ore immediatamente successive al crollo del balcone della residenza storica e al ferimento di due persone (il maestro poi deceduto e una guida turistica 68enne), il sostituto procuratore Sveva Insalata aveva aperto un’inchiesta finalizzata a fare chiarezza sulle cause dell’accaduto. L’ipotesi di reato rubricata sulle prime era lesioni colpose.
Ora, con la morte dell’insegnante 43enne, la procura ha aggiunto l’ipotesi di omicidio colposo al fianco delle già iscritte lesioni. Inizialmente contro ignoti, nei giorni scorsi il fascicolo ha visto l’iscrizione nel registro degli indagati del proprietario dell’immobile.
Un atto dovuto in casi come questo, finalizzato al corretto svolgimento di tutti gli accertamenti tecnici e volto alla massima garanzia difensiva di tutte le parti coinvolte. Il prossimo passo, sarà l’autopsia sul corpo dell’insegnante. Uno snodo imprescindibile per chiarire quali siano state le cause del decesso, gli eventuali collegamenti con l’incidente avvenuto la mattina del 9 dicembre e ogni altra circostanza che possa fare luce sul tragico epilogo.
Nel frattempo, proseguono le indagini sul fronte della struttura. La procura ha richiesto alcuni accertamenti tecnici finalizzati a comprendere se il cedimento del terrazzo sia stato un fatto imprevedibile o se invece sia legato a difetti strutturali o a carenze di manutenzione.
Al momento tutte le ipotesi sono aperte e non sarà possibile avere certezze ulteriori fino al termine dell’attività di indagine.
Parallelamente, i carabinieri stanno sentendo tutte le persone coinvolte o in qualche modo informate sui fatti per ricostruire i dettagli (anche organizzativi) di quella gita di istruzione e per capire se ci fossero o meno prescrizioni nell’utilizzo della residenza da parte di visitatori esterni. Insomma, un lavoro lungo e articolato che ora diventa ancora più complesso con la morte di una delle due persone rimaste ferite in quella drammatica mattinata.
f. m.