Caro Carlino,
sin dai banchi di scuola ci è stato insegnato che in Italia la caduta del regime totalitario nazifascista, è stata possibile grazie al contributo delle “associazioni partigiane” che operavano sul territorio. Da anni tuttavia, in Italia, assistiamo ogni giorno, all’arrivo di schiere di migranti che fuggono da fame, guerre, dittatori etc., fuggono cioè dalle stesse situazioni in cui si trovavano gli italiani dal 1940- 45 e oltre, e che invece, combattevano, morivano e si “rimboccavano le maniche” per questo Paese. La domanda è: come mai le tante associazioni partigiane che ci sono sul territorio, non si attivano per insegnare ai tanti migranti che fuggono dai loro paesi a “rimboccarsi le maniche”, fare essi stessi i “partigiani”, per ottenere libertà e benessere, così come fecero a suo tempo gli italiani? Ma la verità è che: con l’arrivo dei migranti in Italia, sono tanti i soggetti che ci “speculano” con interessi diversi, in aggiunta a quelli della mafia della droga. Grazie alla redazione
b. b.
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Non so se le nuovi leggi siano già entrate in vigore oppure partiranno con l’anno nuovo. In ogni modo continua il menefreghismo delle regole più semplici. In due o anche in tre su un monopattino, nessun con il casco, pochi con il fanale acceso di sera e sfrecciano sui marciapiedi e sensi unici rischiando di travolgente i passanti senza chiedere scusa. f. m