Minorenni nel mirino. Filmava bimbi in piscina. Condannato e arrestato

L’uomo era stato scoperto con due mini telecamere nel borsello. Fu indagato per pedopornografia. Portato in cella dopo la sentenza.

Minorenni nel mirino. Filmava bimbi in piscina. Condannato e arrestato

L’uomo era stato scoperto con due mini telecamere nel borsello. Fu indagato per pedopornografia. Portato in cella dopo la sentenza.

Si aggirava tra le vasche e i corridoi di una piscina della città con addosso due minuscole telecamere. Strumenti che, secondo la ricostruzione della polizia di Stato, gli sarebbero serviti per filmare le bambine che stavano seguendo i corsi di nuoto. Una vicenda inquietante, per la quale un 59enne ferrarese venne prima indagato e poi processato per la pesante accusa di pedopornografia. Il processo a suo carico si è recentemente concluso con una condanna a oltre due anni di reclusione. A seguito dell’emissione della sentenza, a carico del 59enne è stato dunque emesso un ordine di carcerazione, eseguito nella giornata di giovedì dagli agenti della squadra mobile. Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato accompagnato in carcere per espiare la pena che gli è stata inflitta.

La vicenda che ha portato all’arresto risale al 25 gennaio del 2020. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si aggirava senza apparente motivo né meta all’interno della struttura sportiva, proprio mentre si svolgevano alcuni corsi ai quali partecipavano ragazzine minorenni. A notare quel soggetto che non aveva alcun titolo per stare da quelle parti è stato il genitore di una delle bimbe che stavano seguendo le lezioni. Insospettito dai suoi movimenti ha dato l’allarme al 113. I primi a intervenire sul posto sono stati gli agenti delle volanti. Per prima cosa, i poliziotti hanno individuato e bloccato il soggetto sospetto il quale non ha saputo dare una valida motivazione riguardo alla sua presenza nell’impianto sportivo. I successivi accertamenti hanno portato a scoprire le due telecamerine che teneva

nascoste in un borsello e in un marsupio. Non ci è voluto molto a capire che quegli ‘occhi elettronici’ erano destinati verosimilmente a riprendere le minori mentre nuotavano in vasca. Il materiale è stato subito sequestrato e gli investigatori della questura hanno approfondito le indagini attraverso un controllo a casa del soggetto. Qui hanno trovato del materiale informatico che è stato immediatamente acquisito per essere analizzato. A fornire ulteriori elementi di sospetto agli inquirenti c’erano poi i precedenti dell’uomo, già condannato nel 2008 (dieci anni in rito abbreviato) nell’ambito di un’inchiesta internazionale sulla diffusione in rete di immagini di abusi su minori.

L’inchiesta sull’episodio di ormai cinque anni fa è sfociata in un processo arrivato di recente alla sentenza. Per il 59enne, una volta rintracciato dagli investigatori della squadra mobile a seguito dell’ordine arrivato dalla procura di Bologna, si sono aperte le porte del carcere dell’Arginone.

f. m.