MATTEO RADOGNA
MATTEO RADOGNA
Cronaca

Minaccia con il machete i vicini. Scattano due denunce per stalking. Disposta la perizia psichiatrica

La vita all’interno di un condominio di via Poletti era diventata un incubo a causa di un sessantenne. Due inquilini sono stati costretti a denunciarlo. In un’occasione l’uomo aveva mostrato anche una pistola.

I carabinieri al lavoro (. foto di repertorio

I carabinieri al lavoro (. foto di repertorio

Si era presentato, nel cuore della notte e senza alcun motivo, davanti all’appartamento dei vicini del condominio di via Poletti con un machete, svegliandoli con il rumore dei tagli causati alla porta d’ingresso. In un’altra occasione, un 60enne, con una lunga serie di reati alle spalle, dopo aver spento l’interruttore della luce elettrica a un altro vicino di casa, aveva risposto alle proteste di quest’ultimo mostrandogli una pistola. Insomma, una convivenza quella del 60enne con gli altri inquilini diventata impossibile. Al punto che nel 2020 sono scattate due denunce di stalking da parte dei vicini.

Ieri l’avvocato del 60enne, Nicola Marani ha ottenuto dal giudice una perizia sulle capacità di intendere e volere da parte del suo assistito, che avrebbe anche gravi problemi di salute. L’ipotesi è che questi problemi, ma sia chiaro dovrà stabilirlo il perito, abbiano provocato i gesti assolutamente immotivati del 60enne, che fino ai primi anni 2000 aveva avuto un condotta del tutto tranquilla. Anche gli inquilini sperano che la situazione si risolva, dal momento che negli ultimi anni, a turno, sono stati oggetto degli episodi di persecuzione che l’uomo, frequentemente, metteva in atto. Che andavano dallo staccare l’interruttore della corrente elettrica fino a qualche furtarello di oggetti. Situazioni che comunque erano già state raccontate in precedenti denunce sporte dai condomini oggetto degli episodi di stalking.

Fino al caso clou che si era consumato nell’agosto 2024 sempre in via Poletti, quando uno dei residenti, spaventato dall’ultima aggressione aveva deciso di fare intervenire subito le forze dell’ordine. In quell’occasione arrivarono i carabinieri e polizia e poi anche i vigili del fuoco, perché nel frattempo il sessantenne si era rinchiuso nel suo appartamento e non sembrava intenzionato ad aprire a nessuno. Poi piano piano sono riusciti a convincerlo. A scatenare l’ennesimo raptus di follia, lo stacco dell’interruttore dell’energia elettrica e la richiesta di spiegazioni del proprietario dell’appartamento. Quest’ultimo si era trovato di fronte il sessantenne il quale – secondo il racconto della vittima – con una pistola in mano lo aveva minacciato, dicendo: ’Tanto ti ammazzo’. Comprensibile lo spavento e la decisione, di allertare le forze dell’ordine e non aspettare di presentare l’ennesima denuncia. Poi l’uomo aveva deciso di barricarsi in casa sua.