Sono passati praticamente sei mesi dall’addio alla Spal di Mimmo Di Carlo, che venerdì prossimo allo stadio Del Duca ritroverà per la prima volta di fronte la squadra che a lungo ha pensato di poter continuare ad allenare. È stata un’avventura molto particolare e intensa quella del tecnico ciociaro nella nostra città, iniziata con aspettative fin troppo alte e conclusa con una separazione che alla fine del campionato in pochi immaginavano.
I tifosi più ottimisti, alla vigilia della scorsa stagione, pronosticavano un campionato di vertice per la Spal, magari un duello col Cesena per la promozione diretta in serie B. La realtà è stata completamente diversa, con mister Di Carlo che ne ha fatto le spese venendo esonerato dopo appena cinque giornate (dopo il ko sul campo della Recanatese). Come è noto, chi è venuto dopo di lui non ha fatto certo meglio, con la Spal che ha continuato ad annaspare nei bassifondi della classifica fino all’inizio di febbraio, quando il club di via Copparo ha deciso di tornare ad affidare la squadra a Di Carlo.
A quel punto, Antenucci e compagni hanno cambiato marcia inanellando una serie di risultati positivi che li hanno proiettati dal terzultimo all’undicesimo posto, a un punto dalla zona playoff. Alla fine della stagione la conferma di Di Carlo era quasi scontata. L’estate però ha portato il presidente Tacopina a compiere una vera e propria rivoluzione su ogni fronte, e l’allenatore di Cassino – che aveva il contratto in scadenza ma ha aspettato a lungo una chiamata della Spal – si è ritrovato a spasso.
Lontano dalla panchina comunque Di Carlo ci è rimasto davvero poco, se si considera che ha esordito al timone dell’Ascoli il 3 ottobre nell’ottava giornata di campionato. Non è stato certamente un approccio entusiasmante quello alla guida del Picchio, con quattro sconfitte di fila che hanno indotto molti addetti ai lavori a pensare che non fosse il profilo giusto. Mister Di Carlo però ha continuato a lavorare con pazienza e dedizione, e sono arrivati quattro pareggi consecutivi.
Il vero salto di qualità però è arrivato nelle ultime quattro partite, nelle quali l’Ascoli ha centrato un clamoroso poker di vittorie contro Gubbio, Torres, Sestri Levante e Legnago Salus. Quattro sconfitte, quattro pareggi e quattro vittorie: è un bilancio curioso quello di Di Carlo sulla panchina del Picchio, che dopo essere stato a lungo in fondo alla classifica si ritrova a condividere il nono posto con Carpi, Pianese e Pineto.
Non è una squadra spettacolare l’Ascoli di Mimmo Di Carlo, che spesso e volentieri lascia l’iniziativa agli avversari con l’obiettivo di colpire in contropiede. La Spal e Ferrara sono rimaste nel cuore dell’allenatore di Cassino, che venerdì però medita di prendersi la rivincita nei confronti di chi non lo ha confermato. La squadra di Dossena è avvisata.