"Di centrodestra ce n’è uno solo, composto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, che sono i tre partiti fondatori, gli altri sono abusivi". L’ha scandito a chiare lettere ieri pomeriggio il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni all’apertura della campagna elettorale di "Uniti per Portomaggiore", la coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Roberto Badolato, che comprende sia anche la lista civica Area Portuense di Aurelio Pariali. Il parlamentare di Fratelli d’Italia ha aggiunto anche il carico: "La lista di Elisa Cavedagna è una lista civetta per arrecare disturbo al centrodestra. Ed è bene chiarire che a Portomaggiore c’è una sola Lega, quella rappresentata dal nuovo segretario Massimo Contarini".
Il nuovo dirigente portuense del Carroccio ha portato una sorprendente notizia: "Il capogruppo della Lega in consiglio comunale Gian Luca Lombardi da anni non è iscritto al partito". Balboni ha così avuto gioco facile ad andare a dama: "Come si fa a rappresentare un partito del quale non si è nemmeno iscritti?". La presentazione si è svolta nel contesto del bar Sole, in via De Amicis, alla presenza dello stato maggiore di Fratelli d’Italia: dal senatore Alberto Balboni al segretario provinciale Mauro Malaguti, al segretario regionale Michele Barcaiuolo e per finire con il parlamentare Francesco Lollobrigida, capogruppo dalla Camera del partito di Giorgia Meloni.
Roberto Badolato rappresenta una figura storica della destra a Portomaggiore, in passato era stato per due legislature referente di Alleanza Nazionale, poi di una lista civica e infine il ritorno a destra, coordinatore di Fratelli d’Italia, l’unico candidato sindaco del partito in questa tornata amministrativa in provincia di Ferrara. Balboni ha evidenziato la necessità del voto utile: "A Portomaggiore c’è il turno unico, ogni voto assegnato all’altra lista, è un voto regalato al Pd". Roberto Badolato ha 65 anni, il più esperto dei cinque candidati sindaci. Esperienza che non è un handicap: "Ci proponiamo non solo di vincere – dice fiducioso –, ma di governare bene, per far uscire Portomaggiore dalle secche in cui è finito in questi anni di mala gestione della sinistra". Francesco Lollobrigida ha galvanizzato i presenti sottolineando che "dobbiamo essere alternativi a questo modello di gestione del potere e aiutare a ripartire Portomaggiore e anche il Paese, che ha bisogno di normalità e valori, non solo dell’assistenza fallimentare del reddito di cittadinanza, ma vero sostegno alle imprese e a coloro che ne hanno bisogno".
Franco Vanini