LAURA GUERRA
Cronaca

Meteorite, uno scrigno di segreti. "Ci dice che siamo figli delle stelle"

Cento, una conferenza scientifica con tanti esperti ha rivelato nuovi elementi sul reperto di Renazzo: "È più vecchio del sistema solare, ha solo 160 ’parenti’ ed è l’anello di congiunzione tra asteroidi e comete"

Conferenza scientifica organizzata dagli Astrofili Centesi. Protagonisti il Meteorite Renazzo e la storia del Meteorite Vigarano (foto dìarchivio)

Cento (Ferrara), 15 gennaio 2024 – Con una conferenza scientifica con voci di tanti esperti, ieri pomeriggio in sala Zarri, organizzata dagli Astrofili Centesi capeggiati da Thomas Mazzi, si sono potuti scoprire i tanti segreti del Meteorite Renazzo, la storia del Meteorite Vigarano ma anche il lavoro fatto con i ragazzi delle scuole per questa fantastica celebrazione del bicentenario dalla caduta.

"Siamo contenti perché la partecipazione di pubblico ci dice che siamo riusciti a interessare – ha detto Mazzi –. Ringraziamo tutti coloro che si sono uniti creando una grande rete di lavoro".

Ad aprire, il noto geofisico planetologo Giordano Cevolani. "Questo per me è un ritorno gradito perché mi considero figlio del centopievese – si è poi addentrato – Meteorite Renazzo è un bolide interplanetario che ha iniziato a dirci che siamo figli delle stelle e negli ultimi 20 anni ho lavorato tanto per riportare il Italia la conoscenza di questa condrite carbonacea che per noi studiosi è una stele di Rosetta in campo astrofico nucleare: è più vecchia del sistema solare, mostra componenti antichi del dna, è anello di congiunzione tra asteroidi e comete, ha solo 160 parenti trovati in Antartide e nei deserti e presumibilmente, si può pensare che nel terreno dov’è caduta, possano esserci altri pezzetti".

La conferenza scientifica con gli interventi di tanti esperti
La conferenza scientifica con gli interventi di tanti esperti

Ad approfondire, lo scienziato Luigi Folco di UniPisa. "Con la Renazzo possiamo ricostruire la storia del sistema solare – ha spiegato – è una meteorite straordinaria, rara, con materia primordiale. Le contriti non hanno eguali sulla Terra e contengono materiale del disco protoplanetario potendo estrapolare la sequenza degli eventi che hanno portato al sistema solare oltre alla materia organica contenuta. Datata 4.3 miliardi di anni, si pensa oggi che questo frammento arrivi dall’asteroide Pellas, il 2° più grande che conosciamo".

E simile, meteorite Vigarano, che insieme a Renazzo sono le sole condriti carbonacee italiane. "Caduta nel 1910 si aveva una storia definita e un punto certo di caduta di questo bolide da 16 kg – racconta Enrico Trevisani del Museo di storia naturale di Ferrara – nel 2003 con una collega abbiamo fatto ulteriori ricerche documentali e trovato altri kg in casa della famiglia proprietaria del fondo del secondo luogo di ritrovamento. Nell’elencare nel mondo i luoghi di custodia dei frammenti abbiamo anche trovato dei falsi tra in quali due anche a Ferrara".

Con Mazzi si è raccontato di come nell’estate è stato definito con esattezza il punto di impatto, con Romano Serra e Marco Cacciari la stratigrafia del campo e le analisi che hanno portato a trovare un’alta concentrazione di miscrosferule meteoritiche ‘testimoni dell’evento’.

Il professore Mirco Bianchi della scuola renazzese ha parlato del lavoro dei ragazzi aa caccia di probabili micrometeoriti. Poi Giorgio Gasparotto del museo Bombicci, la ricercatrice ora in Germania Agnese Fazio, Sandro Zannarini dell’Isit, Di Martino di Inaf per ulteriori approfondimenti. Oggi alle 20.30 in pandurera, l’astronauta Maurizio Cheli.