L’Epifania si porta via tutte le feste, e questo è particolarmente vero anche nella piazza del Listone, perché da lunedì scorso hanno chiuso le celebri casette di legno, compagne inseparabili del Natale dei Ferraresi e dei tanti turisti. Un’abitudine che è diventata tradizione nella città estense. Ma che deve affrontare, come tutte le attività, gli alti e bassi dettati dalla crisi. È infatti un bilancio in chiaro scuro quello delle 13 casette di Cna ’Christmas Village’ e delle 24 strutture della ’Festa del Regalo’ di Confesercenti: in primis, va registrato, secondo i commercianti, l’inizio balbettante cominciato la terza domenica di novembre con poca clientela proveniente dalla città e dal Ferrarese e il minor incasso dell’8 dicembre causato dal maltempo; in secondo luogo, con l’avvicinarsi del Natale, è arrivata, finalmente, la riscossa degli ambulanti grazie ai turisti, che hanno affollato la città, soprattutto nei weekend e a Capodanno. L’altro leitmotiv, secondo i commercianti, sono state le innumerevoli iniziative culturali organizzate a Ferrara, in grado di attirare il turismo e creare un indotto positivo per tutti. Senza gli italiani provenienti da altre città e gli stranieri, le casette di legno avrebbero registrato dei magri incassi. I ferraresi, questa la nota dolente, sono sempre meno inclini a premiare l’artigianato locale e la tradizione culinaria estense.
Prova a tracciare un bilancio Maurizio Giatti, presidente del consorzio ’Festa del Regalo’: "All’inizio, a cominciare dalla terza domenica di novembre, non siamo partiti bene – sottolinea –. I ferraresi, complice la crisi e quindi le ristrettezze economiche, hanno speso di meno nelle casette di legno. Poi ci siamo rifatti con il turismo, che ha premiato l’artigianato, ma anche le attività alimentari – quelle con i maggiori incassi – presenti nel nostro mercatino. La crisi nel Ferrarese? Molte aziende soffrono e, con la cassa integrazione, la gente ha meno capacità di spesa. Poi si è aggiunta anche la questione dei vongolari, anch’essi strangolati dal granchio blu e dagli alti costi energetici". Il vice del consorzio ’Festa del Regalo’, Alessio Mari, sottolinea i minori incassi dell’8 dicembre: "Il maltempo ci ha danneggiato tantissimo. Quella giornata era fondamentale per i nostri incassi. In ogni caso, abbiamo in parte recuperato grazie al turismo tra Natale e Capodanno". Per Giorgio Benetti, venditore di dolciumi, "la capacità di organizzare eventi in città ha salvato le casette di legno. A Ferrara il ricco programma di iniziative ha attirato turisti che poi hanno speso nelle attività". Paolo Catani sottolinea che pur essendo una bella iniziativa, anche il mercatino avrebbe bisogno di novità: "Come tutti i ’format’ servono idee nuove, anche se, ripeto, si tratta di una iniziativa che ha il merito di ravvivare il centro ed è sempre organizzata in modo perfetto". Deborah Gallo della casetta delle spezie ringrazia le tante attività culturali della città: "Nel lungo periodo servono ad attirare il turismo e a creare un via, vai necessario per le attività del centro e per il mercatino. La crisi – conclude Gallo – ha portato i ferraresi a uscire di meno e questo lo abbiamo riscontrato anche qui in piazza".