REDAZIONE FERRARA

Maxi sequestro di vongole nel Nord Adriatico: 9 tonnellate senza tracciabilità

La Guardia di Finanza sequestra 9 tonnellate di vongole non tracciabili nel Nord Adriatico, contrastando il mercato illegale.

Parte delle vongole che sono state sequestrate dalla guardia di finanza

Parte delle vongole che sono state sequestrate dalla guardia di finanza

GORO Maxi sequestro di vongole da parte dei militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale e della Tenenza di Comacchio. Per un totale di nove tonnellate di molluschi che sono stati tolti dal mercato perché senza tracciabilità. Si è trattato di due distinti interventi dei finanzieri che hanno fermato e controllato due fugroni, entrambi provenienti dal Portogallo, alla cui guida c’erano due autisti stranieri. Al termine della perquisizione dei furgoni, i militari hanno sequestrato sacchi di vongole per un totale di nove tonnellate per un valore di mercato di centomila euro. E, al di là, della mancanza di tracciabilità, i finanzieri hanno riscontrato anche altre irregolarità, considerando che erano stipate in maniera irregolare.

Controlli straordinari della Finanza a tutela del Distretto della pesca nel Nord Adriatico, che ricomprende appunto la Sacca di Goro, perché con la carenza dovuta all’azione del granchio blu, cui fa da contraltare in questo periodo una maggiore richiesta del pescato per il periodo natalizio. Per questo il timore è che ci sia l’immissione di prodotto che viene dall’estero e quindi non tracciabile. Indicazioni di tracciabilità che l’Unione Europa ha reso obbligatorie e che mirano a tutelare la salute dei cittadini che devono poter disporre di tutte le informazioni utili a scongiurare il rischio di consumare generi alimentari non trattati nel rispetto delle norme igieniche e sanitarie.

Al termine delle operazioni ispettive, svolte anche con l’ausilio di funzionari della competente Azienda sanitaria locale, l’ingente carico è stato sequestrato ed avviato alla distruzione. Ai due conducenti dei veicoli sono state anche comminate le relative sanzioni amministrative.

L’attività delle Fiamme Gialle estensi anche in questo settore si intensificherà in vista delle prossime festività natalizie per contrastare l’immissione in commercio di prodotti alimentari non sicuri per i consumatori e per tutelare le imprese che, nel rispetto delle regole, operano in un importante comparto economico della zona costiera, già colpito da profonda crisi in conseguenza della diffusione del granchio blu. Imprese che ancora non riescono a risollevarsi dagli ingenti danni che sono stati causati dal crostaceo che è diventato la devastazione della costa adriatica. E non solo, avendo invaso anche altre zone del Belpaese.

Valerio Franzoni