
Massimiliano Nardini morto in un incidente a Ferrara
Ferrara, 26 aprile 2020 - E’ stato sbalzato dall’auto dove era seduto sul lato passeggero ed è finto dall’altra parte della strada, in un fosso. Morto sul colpo. Si è stroncata così a 43 anni la vita di Massimiliano Nardini, residente a Gallo, frazione di Poggio Renatico. Nel giorno di una Liberazione vissuta in quarantena. E’ la prima vittima della strada dall’inizio del lockdown in provincia di Ferrara. Mancava una manciata di minuti alle 15 di ieri, una giornata semiestiva, quando il 46enne alla guida di una Bmw grigia vecchio modello ha perso il controllo, poco dopo una curva, in via Sgarbata, una strada di campagna che attraversa San Martino. Una lingua di asfalto che, a detta dei residenti, è nota per essere percorsa ad alta velocità.
La Bmw, secondo una prima ricostruzione degli agenti della polizia municipale – giunti sul luogo dell’incidente insieme ai carabinieri che poi si sono occupati della gestione della viabilità – è finita fuori strada ed ha travolto un cartello della segnaletica verticale, che peraltro indicava il limite di 50 chilometri orari e poi ha finito la folle corsa contro un albero. Un impatto tremendo che ha sbalzato Nardini, seduto sul lato passeggero, fuori dal finestrino e lo ha scaraventato dall’altra parte della strada, in un fosso. Niente da fare per lui. Inutili i soccorsi da parte dei sanitari del 118, che hanno poi trasferito l'uomo che era alla guida dell’auto al pronto soccorso di Cona. Lui, che è uscito da solo dalla vettura finita contro l’albero. E che appena fuori, ha cercato l’amico. "Mi ha detto – racconta Charles che abita poco distante dal luogo dell’impatto – con me c’era... ma dove è? E lo ha chiamato". Ma Nardini non poteva rispondergli perché era già morto. Lo hanno recuperato dall’altra parte della strada.
"Purtroppo non è il primo incidente che accade su questa strada – aggiunge Charles – Oggi (ieri, Ndr ) abbiamo sentito un rombo fortissimo. Quando sono arrivato qui il conducente era già uscito da solo e stava cercando il suo amico". Poi lo hanno trasportato in ambulanza al pronto soccorso di Cona, ma le sue condizioni non sono ritenute gravi, è entrato in codice 2. Resta da capire che cosa sia accaduto, ma proprio lui che pare fosse alla guida del Bmw, potrà raccontare gli attimi che hanno preceduto l’impatto che è costato la vita al quarantatreenne. Pare che la sua famiglia avesse gestito in passato una trattoria. Spetterà ora alla polizia locale ricostruire la dinamica del tragico incidente, per capire che cosa ha fatto perdere il controllo della Bmw al conducente. Non è escluso, ma questo potrà essere stabilito in un secondo momento, che a lui possa essere contestato l’omicidio stradale.