Cento (Ferrara), 6 agosto 2020 - Domani alle 10.30 al Santuario della Rocca, si terranno i funerali di Mario Gilli, scomparso a 59 anni dopo aver combattuto contro una malattia incurabile. Dopo la funzione religiosa la salma proseguirà per l’ara crematoria di Ferrara. Mario Gilli, centese, viveva a San Giovanni in Persiceto (Bologna), ma era di casa a Bondeno, dove frequentava il Tiro a segno nazionale di cui, oltre a far parte per anni del Consiglio direttivo, era istruttore e direttore di tiro.
Nella struttura, incastrata fra i pioppi e l’argine del Cavo Napoleonico, era un impareggiabile professionista, un meticoloso e attento istruttore, conseguendo anche la qualifica di istruttore istituzionale per corpi armati e anche rappresentante degli atleti. Occupato all’istituto di vigilanza CoopService, era sposato con Maria ed era dotato di una mira infallibile, che gli ha consentito di ottenere diversi riconoscimenti e di una non comune preparazione acquisita col lavoro negli anni, a volte con interventi molto particolari portati a termine sempre con grande professionalità e accuratezza.
Un traguardo, quello di istruttore, frutto di tanta dedizione e allenamento, al punto che Mario, negli anni, era diventato il punto di riferimento delle forze di polizia locali, guardie giurate – della nostra provincia, ma anche del rodigino – che svolgevano le esercitazioni di tiro sotto la sua attenta guida. Cordiale e aperto, ma sempre pronto a correggere un’impostazione sbagliata del corpo mentre chi si allenava impugnava non correttamente l’arma. Sul sito del Tiro a segno nazionale, a pagina intera con la sua foto, capeggia la scritta "Ciao Mario… ci mancherai" e viene salutato "un amico, un valido e professionale collaboratore, un ottimo istruttore e direttore di tiro", terminando con un abbraccio alla moglie Maria.
"Dietro il grande professionista c’era un collega sempre allegro e disponibile, che amava il suo lavoro di istruttore – afferma amareggiato il consigliere del direttivo e istruttore istituzionale del Tiro a segno di Bondeno, Mirco Boccafogli, facendosi portavoce di tutto il Consiglio e degli amici della sezione matildea – e lo svolgeva con grande passione e cura. Era anche per questo che tutti gli volevamo bene. Mario aveva la battuta sempre pronta e una pacca sulla spalla per gli amici, la voglia di insegnare per il piacere di farlo, la passione e la volontà di far comprendere la grande delicatezza e attenzione che serve sempre mentre si maneggia un’arma. Caro Mario hai lasciato un vuoto all’improvviso tra i tuoi colleghi e amici, fuori e dentro il poligono, ci mancherai davvero tanto".