Manomettono le slot per vincere. Scattano le manette per due ladri

Vigarano, all’arrivo dei militari i malviventi sono stati pizzicati con 85 euro rubati dai videopoker .

Manomettono le slot per vincere. Scattano le manette per due ladri

I carabinieri di Bondeno mostrano i soldi rubati dai due albanesi che avevano manomesso le slot machine utilizzando dei particolari strumenti

Fingevano di giocare alle slot machine ma in realtà le stavano manomettendo per rubare. Modalità strane, anomale, difformi da un comportamento comune, che hanno sollevato i sospetti del gestore e di alcune persone che erano presenti nel locale e che hanno avvertito le forze dell’ordine. L’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Cento ha impedito ai due malviventi, che già avevano alcuni euro i tasca, di farsi beffa dell’ignaro esercente. E’ successo in un bar di Borgo a Vigarano Mainarda intorno alle 10.30 di lunedì mattina. I due erano entrati come tutti i clienti e si erano avviati verso le slot machine del bar fingendo di giocare come qualsiasi avventore. Ma qualcosa ha creato forti sospetti. L’atteggiamento dei due uomini ha sollevato dubbi e sospetti insieme ai rumori intercalati dal silenzio che si percepiva provenire da quell’angolo del bar. Il gestore ha afferrato il suo telefono e ha comunicato la segnalazione che è stata subito inviata alla centrale operativa dei Carabinieri e da questa alla pattuglia della Stazione di Bondeno presente nei pressi del locale che, entrata nell’esercizio, ha colto sul fatto i due uomini ancora intenti alla manomissione delle macchine da gioco. Sono di origine albanese, hanno rispettivamente 41 e 46 anni, vengono dalle province di Piacenza e Cremona. Erano già noti alle forze dell’ordine. I carabinieri li hanno trovati con in mano strumenti per manomettere il funzionamento delle slot e con 85 euro indebitamente riscossi. Sono stati tratti in arresto e ieri mattina sono comparsi davanti al Giudice del Tribunale di Ferrara che ha convalidato l’arresto, disponendo a carico dei due il divieto di dimora in provincia di Ferrara in attesa del processo.

Claudia Fortini