CRISTINA RUFINI
Cronaca

Mancato rinnovo del contratto. Il racconto di Morelli in aula:: "Mi fu comunicato per telefono"

Si è aperto ieri il processo che ruota attorno al caso della ex dipendente della Fondazione Teatro "A maggio chiesi informazioni sul Piano occupazionale e fui informata solo alla fine di luglio".

Un momento della manifestazione di protesta dei lavoratori dello spettacolo (fot Bp)

Un momento della manifestazione di protesta dei lavoratori dello spettacolo (fot Bp)

Ha ricostruito davanti al giudice del lavoro, la sua attività trentennale per la Fondazione Teatro di Ferrara. Fino a quando alla fine di luglio scorso, telefonicamente, le è stato comunicato che non le sarebbe stato rinnovato il contratto. Ieri si è svolta la prima udienza del processo che è nato dalla denuncia della Cgil per condotta antisindacale, in relazione al mancato rinnovo del contratto a Morena Morelli. "Qualche mese prima, a maggio/giugno – ha ripercorso Morelli, la dipendente cui non è stato rinnovato il contratto – avevo chiesto che venisse illustrato il Piano occupazionale, che di solito veniva presentato sempre entro quella data". Nessuna risposta, salvo poi ricevere la telefonata, il 30 luglio scorso, per informarla che il suo contratto non era stato rinnovato. L’unico tra i dipendenti con il ruolo anche di Rsu. "Non mi è stata data spiegazione chiara – ha continuato - salvo che quel ruolo sarebbe poi stato ricoperto in altro modo". Morelli ha poi ripercorso, anche rispondendo alle domande del giudice, i suoi incarichi per la Fondazione. "Ho lavorato sempre a stretto contatto con il direttore artistico della Fondazione, Marcello Corvino – ha aggiunto – in particolare per tutte le attività che riguardavano l’organizzazione degli eventi con gli istituti superiori. Ma non solo. Anche attività relativi agli eventi collaterali alle stagioni teatrali ed altri incarichi. "In questo caso non in stretta collaborazione con il direttore Corvino – ha aggiunto – ma comunque dietro sua autorizzazione". Una parte della testimonianza, che è avvenuta davanti a un folto pubblico, per la maggior parte colleghi della dipendente, ha riguardato anche il passaggio in cui Morelli rifiutò di spostare il suo ufficio nel box office del Teatro Comunale, al piano terra dello stabile, sotto i portici di corso Martiri della Libertà. "In quell’occasione spiegai che il mio rifiuto – ha aggiunto – era dipeso dal fatto che i miei orari non coincidevano con quelli con il box office e quindi io, non avendo la possibilità di gestire il sistema di allarme, che va disinserito e inserito, avrei avuto problemi". Morelli è assistita dagli avvocati della SlcCgil, Bruno Landi e Alessandra Rossi. In aula anche il direttore generale della Fondazione Teatro Comunale Carlo Bergamasco. Fuori dall’auto, a sostegno e come futuri testimoni, anche il coordinatore regionale della Slc-Cgil, Antonio Rossi e la responsabile del Dipartimento della produzione cultura Liliana Cardi. Il mancato rinnovo del contratto a Morelli, a settembre scorso, aveva scatenato aspre critiche all’amministrazione, con richiesta di reintegro immediato e manifestazione di protesta, che si era unita a quella più generale dei lavoratori dello spettacolo, che chiedevano il rinnovo del contratto,di lavoro del settore, maggiori finanziamenti alla produzione culturale e al welfare di settore, la stabilizzazione del personale precario, consolidare i protocolli sulle buone pratiche nel settore sottoscritti con la Regione.