REDAZIONE FERRARA

"Magazzino in fiamme, chiudete le finestre"

San Nicolò, notte di lavoro nella zona artigianale per i vigili del fuoco. Danni ingenti e verifiche su sostanze tossiche. L’area sarà bonificata

San Nicolò, notte di lavoro nella zona artigianale per i vigili del fuoco. Danni ingenti e verifiche su sostanze tossiche. L’area sarà bonificata

San Nicolò, notte di lavoro nella zona artigianale per i vigili del fuoco. Danni ingenti e verifiche su sostanze tossiche. L’area sarà bonificata

Ieri notte nella zona artigianale di San Nicolò è scoppiato un grosso incendio in via Montale, in un capannone usato prevalentemente come magazzino di mezzi agricoli. Gli artigiani confinanti avevano sentito puzza di bruciato già nel tardo pomeriggio, quando pare che all’interno ci fossero alcuni operai impegnati nello smaltimento di materiali, ma l’allarme è scattato verso le 23.30. I vigili del fuoco del distaccamento di Portomaggiore sono arrivati verso mezzanotte, per poi chiedere aiuto ai colleghi dei distaccamenti di Copparo, Bondeno, Ferrara e un’autogru proveniente dal distaccamento di Codigoro.

Complessivamente una ventina di pompieri si sono adoperati per spegnere le fiamme, che hanno divorato la porzione di magazzino che conclude via Montale, tanto da determinare il crollo del tetto, ma le fiamme hanno intaccato anche l’altra porzione di capannone, che è non franata ma è comunque in pessimo stato. I vigili del fuoco si sono adoperati per lo spegnimento dell’incendio fino al pomeriggio, la pioggia ha aiutato a tenere i fumi dell’incendio bassi, mentre Arpae ha fatto degli accertamenti sulla qualità dell’aria.

Il timore infatti era che l’amianto presente nel tetto potesse aver liberato delle sostanze tossiche. Il rischio era talmente serio che il sindaco di Argenta, Andrea Baldini, sul web aveva invitato "gli abitanti di San Nicolò e a chi è in zona, di usare mascherine e tenere le finestre chiuse". Oltre ai vigili del fuoco sul posto sono arrivati alcuni agenti della Polizia Locale, dei tecnici dell’Igiene Pubblica e di Arpae. Il capannone è di proprietà della "Società Agricola Contuga". "Gli operai stavano facendo una bonifica del vecchio impianto frigo, l’incendio non si è sviluppato dal loro operato ma da un corto circuito per via del nubifragio – racconta un referente della proprietà – Gli operai hanno staccato dal lavoro alle 19, sono andati nel vicino bar per un aperitivo, più tardi hanno visto del fumo, incuriositi sono andati sul posto e hanno capito che c’era un incendio". Riguardo alla presenza di amianto, "era nel vecchio tetto in eternit: era già stata appaltata la bonifica 20 giorni fa, finanziata dal Pnrr. Probabilmente tutto l’edificio sarà da demolire, si sono salvati solo gli uffici. A breve cominceremo l’accertamento dei danni, che sono importanti".

Franco Vanini