FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Ferrara, madre travolta e uccisa. L’investitore è libero: “Prostrato e affranto”. Lutto al Carnevale

Inizialmente il conducente dell’auto era stato messo ai domiciliari. Oggi l’incarico per l’autopsia, domani per la consulenza cinematica. Tre barche allegoriche non hanno partecipato all’evento di sabato

Ivana Ferroni aveva 39 anni, viveva a Comacchio ed era mamma di tre bimbi

Ferrara, 24 giugno 2024 – È libero il 44enne di San Giuseppe arrestato nella notte tra venerdì e sabato per aver travolto e ucciso Ivana Ferroni, la mamma 39enne che stava trascorrendo una serata di festa in un bar di Lido delle Nazioni insieme al fidanzato, anche lui ferito nell’incidente.

L’uomo era finito ai domiciliari perché trovato alla guida della sua Volvo con un tasso alcolemico di 1,30 milligrammi per litro, cioè quasi il triplo rispetto al consentito. Sull’accaduto la procura ha aperto un’inchiesta e nei prossimi giorni verranno disposte due consulenze per chiarire i contorni dell’accaduto. La prima sarà l’autopsia sul corpo della vittima, il cui incarico verrà conferito nella giornata di oggi. Domani invece toccherà alla consulenza cinematica, attraverso la quale gli inquirenti vogliono cristallizzare l’esatta dinamica dell’incidente. Nel frattempo è stato convalidato il sequestro della macchina.

“È una disgrazia di grande rilevanza – sono state le uniche parole del difensore dell’indagato, l’avvocato Alessandro Pierotti, che attende di poter consultare il fascicolo –. Il mio assistito è prostrato e affranto per l’accaduto”. Mentre la magistratura muove i propri passi nelle indagini sull’incidente costato la vita alla donna, a Comacchio è il momento del lutto e del cordoglio.

Sabato, serata in cui si è svolta la sfilata estiva del Carnevale sull’acqua, tre barche allegoriche (‘Che ne sanno i Duemila, ‘La Cina è vicina’ e ‘Team Nascar’) hanno deciso di non presenziare alla parata in segno di lutto. Ivana avrebbe infatti dovuto prendere parte alla manifestazione, che si è comunque tenuta a seguito di una scelta sofferta e dolorosa di amministrazione e organizzatori.

Le reazioni

Sulla tragedia di Nazioni è intervenuto anche Mario Sorbi dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale. Sorbi ha puntato il dito contro le carenze legislative nei confronti di chi si rende responsabile di questi episodi. “Il nuovo Codice della strada, con provvedimenti più severi per fatti come questo, non è ancora in calendario a Roma – tuona –. Oltre a ciò, continuano a mancare gli strumenti legislativi per mandare in galera chi si macchia di reati di tale genere. Ovviamente la colpa non è di chi applica la legge, ma di chi deve vararla. C’è poi il problema dei controlli sulle strade, un vulnus gravissimo. Basti pensare che in Italia si viene fermati dalle pattuglie in media una volta ogni sei o sette anni. Inaccettabile”.

I fatti

La tragedia si è consumata in un lampo, all’1.17 della notte tra venerdì e sabato. Siamo in viale dei Continenti, la strada che collega l’abitato di Nazioni alla Statale Romea. Ivana Ferroni, mamma di tre figli, stava trascorrendo la serata al bar ’Ti porto al mare’ insieme al fidanzato 42enne. La coppia era uscita per qualche istante dal locale quando, al momento di rientrare, è stata falciata dalla Volvo guidata dal 44enne, che procedeva da Nazioni in direzione Romea. L’impatto è stato violentissimo.

Sul posto sono intervenuti il 118 con due ambulanze e l’elisoccorso e i carabinieri. Questi ultimi sono dovuti intervenire per salvare l’investitore dal linciaggio degli amici delle vittime. Ivana è stata caricata in ambulanza, ma il suo cuore si è fermato durante la corsa. Il fidanzato ha riportato diverse ferite ma se la caverà. Attualmente è ancora ricoverato all’ospedale del Delta e le sue condizioni sono stazionarie.