Lutto nel mondo dell’arte. Addio ad Adriano Cavicchi, il musicologo del Carlino

Aveva 89 anni, il funerale sarà celebrato martedì in Santa Francesca Romana. Scriveva di concerti, teatro e opere. Le sue recensioni hanno fanno la storia. .

Lutto nel mondo dell’arte. Addio ad Adriano Cavicchi, il musicologo del Carlino

Lutto nel mondo dell’arte. Addio ad Adriano Cavicchi, il musicologo del Carlino

Avrebbe compiuto 90 anni il 26 giugno Adriano Cavicchi, storico critico musicale del Carlino. Cavicchi se n’è andato giovedì a Ferrara, la sua città, anche se in realtà era nato a Poggio Renatico, nel 1934. I funerali si svolgeranno nella chiesa di Santa Francesca Romana martedì alle 15.

La cerimonia sarà accompagnata dalle musiche di Luzzasco Luzzaschi e Girolamo Frescobaldi eseguite da Francesco Tasini sull’organo di Giovanni Andrea Fedrigotti del 1657, due autori che il musicologo Adriano Cavicchi ha contribuito a far conoscere attraverso le sue numerose pubblicazioni. Dopo essersi formato nel conservatorio della sua città, il Frescobaldi, dove ha studiato violino, armonia e composizione, Cavicchi si è dedicato alla musicologia pubblicando contributi sulla musica vocale e strumentale ferrarese, del Cinque e del Seicento. Nel 1968 è stato nominato vicepresidente della Società Italiana di Musicologia e l’anno dopo ha intrapreso la strada dell’insegnamento, Storia della musica ed estetica musicale nel Conservatorio Marcello di Venezia e dal 1970 al 1999, al Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna. Dal 1973 fino al 2010 è stato critico musicale per Il Resto del Carlino, scrivendo di concerti da camera e sinfonici, ma soprattutto di opere, recensioni che rilette oggi costituiscono una vera e propria storia del teatro musicale. Ha collaborato ad esecuzioni con criteri di prassi esecutiva in teatri ed enti musicali diversi, fra i quali il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Regio di Torino, La Scala di Milano e i teatri Comunali di Bologna, Modena, Reggio nell’Emilia, Parma.

Nel Teatro Farnese di Parma, nel 2002, ha diretto l’opera di Domenico Gabrielli, ‘Flavio Cuniberto’. La sua autorevolezza come musicologo gli fece ottenere una voce nella celeberrima Garzantina della musica e nel più autorevole New Grove Dictionary of Music and Musicians.