
Riccardo Gennari, 60 anni, guida ambientale
Il comitato permanente della convenzione di Berna ha votato a favore del declassamento dello status di protezione del lupo, portando la specie da ’rigorosamente protetta’ a semplicemente ’protetta’. Tradotto in parole povere: l’abbattimento dei lupi sarà molto più facile. Oltre ai 27 paesi membri, si sono schierati a favore la Svizzera, il Lichtenstein, Andorra, Norvegia, Macedonia, Serbia, Armenia, Islanda e Ucraina. Contrari Uk, Monaco, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Albania. Tunisia e Turchia si sono astenute
Riccardo Gennari, 60 anni, guida ambientale, ha fondato nella nostra provincia un gruppo di studiosi e appassionati. Si chiama Wolf group, annovera veterinari, biologi, cinofili. Dei lupi si è appassionato quando era un ragazzo, con le sue fototrappole li filma nelle nostre campagne, in quelle di Argenta dove c’è stato il primo avvistamento. La notizia fece il giro dei Social. Ora sono diffusi in tutta la provincia
Il declassamento?
"La nostra posizione è quella di Marco Antonelli, biologo e faunista del Wwf nazionale. Il passaggio da specie rigorosamente protetta a semplicemente protetta comporterà una maggiore flessibilità per gli Stati membri nella gestione della specie. Che potranno adeguare anche le leggi nazionali e avranno libertà di definire piani di gestione che prevedano anche quote di abbattimento prefissate annualmente, con l’unico paletto di mantenere la popolazione del lupo in uno stato di conservazione favorevole o di non compromettere il raggiungimento dello stesso".
Come mai secondo lei si è arrivati a questa decisione?
"E’ un atto politico, un modo per dimostrare che si ascoltano le istanze degli allevatori che protestano per le predazioni"
Voi vi rapportate al ’fenomeno’ con un’impostazione scientifica
"Certo, il lupo deve essere studiato. Bisogna capire quanto è grande la popolazione nella nostra provincia, come si sposta. Anche per la predazione, è necessario affrontare la questione con il supporto dei dati. E’ dimostrato, ci sono studi anche della nostra università, che nel menù del lupo di pianura finiscono soprattutto nutrie"
Un modo per non vedere quello che succede negli allevamenti?
"Assolutamente no, sappiamo bene quali sono le loro esigenze. Quello che auspico è che non vengano attuate misure che non hanno alcun senso, sia dal punto di vista del rispetto dell’ambiente che da quello degli stessi allevatori. Ci auguriano ci sia una presa di coscienza reale da parte della politica e dei cittadini. Il lupo è un patrimonio ecologico e culturale inestimabile per l’Europa"
Insomma dobbiamo fare squadra
"Certo, in questo senso va letto il progetto che dovrebbe portare ad una convenzione tra Wolf group e il Comune di Ferrara. Stiamo procedendo, dobbiamo incontrare il vicesindaco Alessandro Balboni".