Oggi alle 17, nella sala conferenze dell’Istituto di Storia Contemporanea (Vicolo Santo Spirito,11) si apre il programma delle attività culturali poste in essere dal Comitato Celebrazioni 25 Aprile con la presentazione del libro di Luca Baldissara, ’25 aprile La storia politica e civile di un giorno lungo ottant’anni. È ancora una data fondamentale per l’Italia di oggi? (Il Mulino 2024)’. Possiamo immaginare l’Italia senza il 25 aprile? Il 25 aprile è una festa civile fondativa dello spirito repubblicano. Eppure, non è mai stata pienamente condivisa dagli italiani, talvolta addirittura percepita come divisiva. Sino agli anni Ottanta, anche nel conflitto politico più duro, ha rappresentato uno spazio di legittimazione democratica delle culture politiche che avevano traghettato il paese dalla dittatura alla Repubblica e scritto la Costituzione. Con l’implosione del sistema dei partiti, negli anni Novanta, è sembrata trasformarsi in un’arena di reciproca delegittimazione, per poi presentarsi nell’ultimo quindicennio col generico e asettico volto di una "festa della libertà". L’autore ne parla con Anna Quarzi.
Luca Baldissara professore associato di Storia contemporanea Università di Bologna. Si occupa di storia amministrativa e istituzionale; storia della guerra e della Resistenza; storia del sistema politico, dei conflitti e dei movimenti sociali nell’Italia repubblicana; storia dei crimini di guerra e giustizia di transizione.