REDAZIONE FERRARA

Lollobrigida rassicura gli agricoltori: "Faremo sistema tra governo e Ue"

Carne sintetica, agrofarmaci, sicurezza alimentare, ecosostenibilità: le promesse del ministro ieri in città "Ho lavorato tanto anche con altri parlamentari dem, primo fra tutti De Castro: fare insieme le battaglie giuste".

Fausto Gianella, candidato di Fd’I alle regionali, col nuovo presidente della Provincia Daniele Garuti

Fausto Gianella, candidato di Fd’I alle regionali, col nuovo presidente della Provincia Daniele Garuti

"Quando ci sono le donne al timone, le cose vanno meglio. Per cui, in Emilia-Romagna, speriamo di poter avere una governatrice". Francesco Lollobrigida si concede una battuta politica al di fuori del protocollo istituzionale. D’altra parte, quella di ieri mattina era pur sempre un’iniziativa elettorale. Il ministro dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare ascolta tutta la mattina le voci degli operatori, prende appunti, segna sul bloc notes, scambia sguardi di intesa con il senatore Balboni e col viceministro Bignami. Poi, a proposito di Regione – ma anche di temi, identitari e a lui molto cari – rivolge la prima domanda, all’ex governatore e ora parlamentare europeo del Pd, Stefano Bonaccini. "Il Pd – racconta il titolare del dicastero – dopo essersi astenuto sul nostro ddl per vietare la carne sintetica (un risultato comunque importante, dal nostro punto di vista), ora si è schierato contro l’iniziativa chiedendo che venga cancellata. Lui, che è eurodeputato, che cosa ne pensa?". La domanda è provocatoria ma il fine del ministro è quello di "arrivare a un fronte comune, anche in Europa" sul tema della carne sintetica. Perché, dice, "ho lavorato tanto anche con altri parlamentari dem, primo fra tutti Paolo De Castro": l’obiettivo "è quello di fare delle battaglie giuste, facendo sistema. Quando l’Italia fa sistema, vince su tutto". L’esortazione quindi è a "non affrontare questo tema con un approccio ideologico". Sono due, i temi più ricorrenti dell’intervento di Lollobrigida. Sovranità alimentare – nel solco della nomenclatura voluta per il suo ministero – e sostegno al comparto agricolo. "Dove c’è abbandono dell’agricoltura e dei terreni coltivati, crolla tutto – inizia il ministro – e dunque bisogna capire che agricoltori e pescatori sono i primi veri custodi dell’integrità del territorio". E questo è l’espediente che il rappresentante del governo adopera per scolpire un altro concetto che ha molto a che fare con la dimensione sovranazionale. "Sugli agrofarmaci – riprende – bisogna essere molto chiari: se si decide di vietarli, occorre avere una soluzione alternativa, sennò si rischia di mettere in ginocchio un’intera filiera. Molti agricoltori, infatti, sono "costretti" a lavorare con questi prodotti per poter sopravvivere. Non solo: per poter garantire i livelli produttivi di cui il mercato abbisogna". La sfida della sostenibilità, in questa prospettiva, è necessariamente duplice. Se è vero che l’orientamento deve essere quello di ridurre l’impatto ambientale, è altrettanto vero che "la produttività non può essere ridotta: è indispensabile perché i consumi non si riducono". Di qui anche la sfida, appunto, della sicurezza alimentare. "Per noi è un punto fondamentale – rivendica Lollobrigida – ma lo è diventato anche per l’Europa, oltre a essere stato al centro del G7. È una sfida che abbiamo raccolto e che intendiamo affrontare in modo pragmatico, secondo la logica". A proposito di tematiche che riguardano anche il nostro territorio – oltre a ribadire a margine dell’incontro avuto con il commissario straordinario per il granchio Blu Caterino, la sua posizione nel sostegno al territorio a fronte dell’emergenza – Lollobrigida rivendica l’impegno dell’esecutivo sul versante dell’immigrazione. "Personalmente sono favorevole all’immigrazione – spiega – ma a quella regolare, non a quella irregolare. Ed è il motivo per il quale, anche attraverso il Piano Flussi stiamo lavorando sull’integrazione e sulla formazione anche in Africa".

f. d. b.

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