FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Lodi, notificata la sospensione: Fabbri (per ora) tiene le deleghe

Dopo la condanna, da palazzo Giulio d’Este arriva l’atto che certifica lo stop all’attività di assessore. Il primo cittadino firma il documento comunale. Ora si apre la partita per il nuovo ingresso in giunta

L’assessore Nicola Lodi sospeso dall’incarico con provvedimento del prefetto

L’assessore Nicola Lodi sospeso dall’incarico con provvedimento del prefetto

Ferrara, 21 dicembre 2024 - Una rapidità fulminea. Ieri, attorno all’ora di pranzo, il documento della Prefettura era già protocollato e sulla scrivania del sindaco Alan Fabbri. Il quale, a sua volta, ne ha celermente preso atto. Stiamo parlando del documento con il quale viene certificata la sussistenza della causa di sospensione di diritto dalla carica di assessore di Nicola Lodi, oggetto della condanna in primo grado per induzione indebita nel caso Cidas.

“Nel rispetto della legge Severino – si legge in una nota stringata che arriva dalla residenza municipale – l’assessore sarà sospeso temporaneamente per diciotto mesi dalla sua carica politica, con effetto immediato”. Si tratta “di un atto amministrativo obbligatorio, che non anticipa e non incide sull’esito dei successivi gradi del giudizio penale”.

L’unico passaggio rilevante del documento siglato dal primo cittadino Alan Fabbri è quello legato alla redistribuzione delle deleghe che, fino a ieri, erano in capo a Lodi. “Le deleghe dell’assessore sospeso di diritto dalla carica – si legge nell’atto comunale – rientrano nella competenza del sindaco delegante”.

In quanto ’sospeso’, Lodi comunque conserva formalmente la carica di assessore anche se l’atto di sospensione presuppone non solo che non possa più partecipare e votare nell’ambito delle giunte ma che per diciotto mesi venga interrotta anche l’erogazione dell’indennità di carica. L’atto della prefettura – che ha efficacia costitutiva – produce come effetto l’accertamento della sussistenza della causa di sospensione di diritto dell’assessore, ma non impedisce al sindaco di nominarne un altro a integrazione della ’rosa’ della Giunta. Che, con una nuova nomina, tornerebbe ad annoverare nove assessori. Nel caso, comunque, si tratterebbe di un incarico vincolato ai 18 mesi di sospensione di Lodi.

Tanto più che, decorsa la durata prevista dalla legge e mantenendo formalmente la carica di assessore, Lodi potrebbe essere inserito nuovamente nella squadra dell’amministrazione cittadina. Adesso è davvero tutto nelle mani del sindaco che, non solo terrà – come anticipato dal Carlino – le deleghe di Lodi ad interim, ma dovrà decidere se e quando nominare un nuovo assessore da inserire in giunta. Possiamo dire, con ragionevole sicurezza, che ci sarà l’ingresso di un nuovo amministratore nella squadra e che il posto non rimarrà vacante. Altrettanto sicuramente, possiamo immaginare che l’eventuale nuova nomina non avverrà prima della metà di gennaio.