Liste d’attesa, 30 milioni nel piatto

Le Aziende sanitarie ferraresi, con un finanziamento di 30 milioni dalla Regione, mirano a ridurre i tempi di attesa con l'assunzione di nuovi professionisti e miglioramenti nei percorsi per i pazienti fragili, come evidenziato dal professor Giganti. La radiologia territoriale è tra le prime ad attivarsi per ottimizzare le liste di attesa.

Liste d’attesa, 30 milioni nel piatto

Liste d’attesa, 30 milioni nel piatto

Ridurre i tempi di attesa. È questo l’obiettivo del piano messo in campo dalle Aziende sanitarie ferraresi, su indicazione della Regione che ha stanziato 30milioni. Ricerca di nuovi professionisti da inserire nelle aree in cui si registrano maggiori criticità, aumento dell’acquisto di libera professione e prestazioni da privato, miglioramento dei percorsi in generale e per i pazienti fragili in particolare. Il professor Melchiore Giganti, che dirige il Dipartimento ad attività integrata di Diagnostica per immagini e di laboratorio, ha illustrato l’attività del suo dipartimento. "Vengono svolti in totale 270/280mila esami all’anno – spiega –. Viviamo un periodo di scarsità di risorse umane, in particolare di specialistiche radiologiche, ma anche del comparto e degli infermieri, per cercare di collaborare e di lavorare come un unico gruppo ci consente di affrontare sfide importanti". Tra le prime ad attivarsi, con azioni volte alla riduzione dei tempi di attesa, c’è stata la radiologia territoriale. "Quella della riduzione dei tempi di attesa – spiega Roberto Rizzati, dir. unità operativa radiologia provinciale Usl Ferrara – è una sfida che condividiamo con la Direzione aziendale. Dalla fine di marzo, è stata rimodulata l’attività delle agende, della specialistica, degli esami con maggiore criticità a livello di gestione delle liste di attesa, e le agende in termini di tempistica di esecuzione degli esami, come tac ed ecografie, per cercare di garantire un maggior numero di prestazioni".