MARIO BOVENZI
Cronaca

L’incendio nel Castello. La carica dei 30mila. Ultimi fuochi, poi i lavori

Il 31 dicembre lo show illuminerà la notte, animazione di Radio 105. L’evento taglia i 25 anni, poi inizierà il cantiere nella sede della Provincia.

Saranno 30mila per una notte, gli occhi al cielo che si illuminerà per 15 minuti o poco più sotto l’ombrello dei fuochi artificiali. L’addio al vecchio anno che un po’ di grattacapi li ha portati, l’arrivederci a quello nuovo. Le dita incrociate. San Silvestro, brindisi e speranze. Rimpianti e propositi, il senso di una festa. L’incendio nel Castello, 31 dicembre, show pirotecnico e musicale. La carica di Radio 105, colonna sonona, speaker, al microfono la cadenza del conto alla rovescia. Ultimi fuochi prima dei grandi lavori nel Castello, quattro anni di cantieri.

Ad aprire la conferenza è Matteo Fornasini, assessore al turismo del Comune. Non nasconde l’orgoglio quando annuncia che quella che verrà sarà l’edizione numero 25, un quarto di secolo. "Un’opportunità per valorizzare la nostra città e renderla ancora più accogliente". "L’evento è il risultato dell’impegno instancabile di centinaia di lavoratori. Un sentito grazie alle numerose realtà che, con passione e dedizione, rendono possibile questo momento di festa collettiva per salutare insieme il 2025", le parole del sindaco Alan Fabbri. Lavoratori, già. Perché c’è chi, mentre gli altri ballano nel selciato della piazza, è all’opera. "Pensiamo anche a loro", così interviene Davide Bigarelli, area manager Emilia del Gruppo Hera. Sala degli Arazzi, attorno al tavolo i protagonisti, che snocciolano dettagli. "E’ una tradizione per il Gruppo Hera far parte della squadra del Capodanno estense, uno degli appuntamenti più suggestivi nel panorama nazionale – sottolinea –. L’impegno di Hera, durante e dopo i festeggiamenti, sarà dedicato anche a garantire il decoro della città con servizi di pulizia straordinari". Perché qualcuno deve pur pensarci, mentre la musica si spegne sotto il peso dell’alba. Una macchina complessa. Spiega cosa succede dietro le quinte di Capodanno Luca Cimarelli, presidente di Ferrara Tua, cabina di regia. "Accogliere migliaia di turisti – dice – contribuisce a valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale, generando un importante indotto economico. Ma perché sia vera festa la sicurezza va garantita". Così niente borracce, antenne per i selfie, bottiglie, bombolette spray, petardi. E passeggini. "Ci saranno nei varchi principali alcuni gazebo dove lasciarli, come ci saranno due aree riservate per diversamente abili". Comincia già il conto alla rovescia, c’è chi non ci dorme più la notte perché tutto fili liscio. "Il Capodanno, un momento speciale che unisce", le parole di Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo. "L’incendio del Castello – sottolinea Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di commercio – formidabile elemento promozionale, diretto a sviluppare interesse verso la città e il territorio, i suoi prodotti, la sua cultura". "Magia di luci, colori e musica che chiama in piazza decine di migliaia di spettatori nella scenografia del Castello", spiega Alessandro Guaraldi, vicepresidente della Provincia. A giugno inizieranno i lavori. Il prossimo anno per l’incendio si vedrà.