Con la lezione dedicata alla digitalizzazione si è chiuso il primo ciclo formativo del secondo anno della Scuola di Sviluppo Territoriale. Un’esperienza che, via via, si sta consolidando confermandosi un valore aggiunto per il nostro territorio. Vivendo a stretto contatto con le imprese, i promotori di questo esperimento, sanno bene a che tipo di sfide sono chiamate quotidianamente le nostre realtà produttive. In questi mesi, abbiamo assistito a gravissime crisi industriali le cui risoluzioni sono ancora appese all’incertezza. Le difficoltà di questi grandi player, si riflettono drasticamente su tutte le imprese dell’indotto. Che sono presìdi non solo economici, ma di comunità. Ed è proprio sul senso di comunità che orienteremo anche parte del percorso formativo che i ragazzi della Scuola si accingeranno ad affrontare a partire da gennaio. La Scuola di Sviluppo, infatti, si articolerà anche attraverso un ulteriore esperimento: la scuola di quartiere, orientata proprio a valorizzare e a rafforzare il legame della comunità in cui essa agisce e interagisce. Fra i proponimenti di coloro che hanno scommesso su questo progetto – che vediamo per lo meno con una prospettiva decennale – c’è quello di costruire o per lo meno irrobustire, nei ragazzi, la consapevolezza di dove si trovano. Sviluppare, quindi, strumenti di osservazione e di risoluzione delle problematiche partendo dal contesto e dunque dalla caratterizzazione della comunità. Con l’inizio del prossimo semestre di lezioni, prima della fase conclusiva che prevede l’affiancamento dei ragazzi ai leader trasformativi del territorio, i nostri studenti avranno un’opportunità davvero straordinaria. Ossia quella di visitare alcune fra le realtà produttive più rappresentative del territorio. Vogliamo immaginare quelle imprese come parti integranti dell’identità della nostra provincia. Ed è per questo che abbiamo fortemente voluto questi momenti. Restiamo convinti che ciò di cui ha bisogno il nostro territorio sia prima di tutto di capitale umano. Persone capaci non solo di risolvere ma – laddove possibile – prevenire le problematiche, individuando soluzioni concrete prima che le circostanze portino alle crisi di cui abbiamo fatto cenno. A tutto ciò, si potrebbe arrivare solamente partendo da un punto: il valore dell’impresa nella comunità. È questo, il senso profondo dell’impegno di tutti noi.
* presidente della Scuola di Sviluppo Territoriale