REDAZIONE FERRARA

L’ex Giani: "Spal attenta, in C sarà battaglia" "Antenucci? La sua personalità servirà tanto"

Il capitano degli anni targati Colombarini: "Di Carlo è un nome importante per la categoria e il Mazza torni ad essere un fortino"

L’ex Giani: "Spal attenta, in C sarà battaglia" "Antenucci? La sua personalità servirà tanto"

Magari non è stato tra i giocatori-copertina della mitica squadra di Semplici, ma il capitano della storica doppia promozione dalla serie C alla A era Nicolas Giani. Tra gennaio 2014 e l’estate 2017, il difensore centrale classe 1986 ha indossato la maglia biancazzurra ben 106 volte mettendo a segno otto reti. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, ha intrapreso un percorso affascinante nel mondo dell’arte realizzando il progetto Willdoo, ma la Spal resta sempre nel suo cuore e il ritorno a Ferrara del suo ex compagno Antenucci non poteva certo lasciarlo indifferente.

"Mirco non è un giocatore qualsiasi, specialmente per la Spal – assicura Giani –. Innanzitutto è un atleta che ha dimostrato di poter segnare con continuità in tutte le categorie, tanto che nell’ultima stagione spesso ha fatto la differenza in serie B. Inoltre, ha uno spessore umano superiore alla media, nonché la personalità necessaria per riportare nello spogliatoio quello spirito di appartenenza ai colori biancazzurri che manca da qualche anno".

Le uniche perplessità derivano dal fatto che sta per compiere 39 anni...

"Purtroppo negli ultimi anni nel mondo del calcio si tende a dare più peso alla carta d’identità che alle prestazioni, un malcostume che davvero non capisco. Anche perché alla fine è sempre il campo il giudice supremo. Stando poi alle foto e alle immagini che circolano, Antenucci si è presentato in forma smagliante".

Nell’estate 2016 il suo arrivo a Ferrara indusse diversi calciatori importanti a scegliere la Spal. Può accadere anche quest’anno?

"Partiamo dal fatto che non ci dovrebbe essere bisogno di fattori esterni per scegliere la Spal, però è chiaro che la presenza di Antenucci può favorire alcune trattative. Come accadde nel 2016, quando avevamo già uno zoccolo duro importante dalla serie C, ma per fare il salto di qualità ci servivano giocatori che conoscessero bene la categoria".

A proposito, a mister Di Carlo non manca certo l’esperienza...

"È un allenatore importante, che ha già vinto dei campionati e può rappresentare un punto di riferimento per la ripartenza della Spal".

Che campionato di serie C prevede?

"È una categoria diversa dalla cadetteria, che nasconde delle insidie ma nella quale naturalmente la Spal sarà chiamata a disputare un campionato di vertice. Non bisogna dare nulla per scontato in serie C, e guai a pensare che si vinca attraverso i nomi di spicco. A volte le partite si trasformano vere e proprie battaglie, spesso sono brutte, sporche e cattive, ma le squadre forti alla fine riescono a spuntarla. Bisogna fare punti anche nelle giornate storte, e sarà fondamentale che il Mazza torni ad essere il fortino inespugnabile di qualche anno fa".

Ha smesso di giocare?

"Sì, un anno fa. Ho fatto l’ultima stagione in serie D a Desenzano, dove sono rimasto a vivere con la famiglia. E ora mi sono tuffato in un settore completamente diverso: ho creato una società di management nel campo dell’arte, siamo cinque soci e sono davvero entusiasta di questo nuovo percorso. Si chiama Willdoo – Art Communication Managment, e mia moglie è un’artista della nostra scuderia".

Stefano Manfredini