di Alberto Lazzarini
I soci sono più di trecento; i correntisti e gli investitori molti di più mentre crescono fortemente anche i numeri di bilancio. Stiamo parlando di Banca Etica che a Ferrara, pur non avendo un tradizionale sportello, segna un trend molto positivo a testimonianza dell’interesse che suscitano la sua proposta tecnica e quella valoriale legata a una finanza diversa. Di questi temi si è parlato ieri mattina nel corso di una incontro in cui hanno preso parte i responsabili finanziari di zona e i vertici del Git (Gruppo di iniziative territoriali) rappresentativo dei soci ferraresi e composto da 11 membri, il cui responsabile coordinatore è Enrico Calore che, unitamente al vice Giangaetano Pinnavaia e al coordinatore uscente Alberto Mambelli, ha illustrato in apertura il ruolo di questo organismo sorto oltre vent’anni fa con l’obiettivo di fare da trait d’union fra la banca e il territorio. Come tutti gli istituti di credito Banca Etica intermedia denaro, cioè raccoglie risparmio e poi lo colloca a privati e imprese ma, come si diceva, secondo criteri rigorosi: non presta, ad esempio, ad aziende inquinanti o a realtà ‘non etiche’.
Allo stesso modo i prodotti finanziari o assicurativi che offre escludono tutta una serie di ‘mondi’ a cominciare da quelli dei combustibili fossili e delle banche. "I Git, ha osservato Daniela Callegaro responsabile culturale dell’Area nord est di Banca Etica, sono 87 in tutta Italia, ma ce ne sono anche all’estero, e 8 nella nostra regione. Il Git ferrarese è particolarmente attivo e si è distinto nell’educazione finanziaria verso i giovani". Al riguardo è stato segnalato il successo del "gioco delle banche" messo in atto con dieci scuole della nostra zona. Di grande rilievo è poi la funzione svolta dai ‘volontari sociali’ che esaminano i progetti presentati con le richieste di accesso al credito; in definitiva si esprimono circa la loro coerenza con i valori della Banca.
L’obiettivo è in sostanza quello "di aiutare il mondo a essere un po’ più equo, verde e sostenibile" ha osservato Laura Guidalotti della filiale di Bologna. Trasparenza, sostenibilità e sobrietà sono i principali valori di Banca Etica: lo ha sottolineato Annamaria Bernini, consulente finanziaria, per la nostra zona dell’ente creditizio che negli ultimi dieci anni ha registrato una crescita della raccolta tripla rispetto a quella del sistema. Oggi la banca conta 2 miliardi di cui 7,8 milioni nella nostra provincia come raccolta diretta e altrettanto attraverso i fondi comuni. Gli impieghi ammontano a 2,5 milioni erogati a cooperazione sociale e agricoltura biologica, energia pulita e legalità.