FEDERICO
Cronaca

Lega, il commissario. Corti: "Ora nuova fase. Congresso a settembre e candidato unitario"

Dopo il caos di Argenta, il partito prova a rilanciarsi sul territorio "Chi creava problemi è fuori. Adesso incontrerò militanti e sostenitori".

Lega, il commissario. Corti: "Ora nuova fase. Congresso a settembre e candidato unitario"

Lega, il commissario. Corti: "Ora nuova fase. Congresso a settembre e candidato unitario"

Di Bisceglie

Dal caos all’ordine. Sarebbe perfino troppo facile prendere in prestito il titolo del celebre romanzo di Gadda per descrivere cosa è successo alla Lega di Argenta. Un inciampo – chiamiamolo così, alzando l’asticella del garbo – ha provocato il commissariamento del Carroccio a livello provinciale, dopo che Ottavio Curtarello e un manipolo di militanti hanno rassegnato le dimissioni. Ora, a mettere ordine al partito, sarà il commissario Stefano Corti che, dopo la nomina incassata dal segretario regionale Matteo Rancan, è già al lavoro. "Da metà giugno – dice nella sua prima uscita pubblica, parlando col Carlino – sono al lavoro per fare una ricognizione di tutte le sezioni e capire come imostare il lavoro che traghetterà il partito alla sua nuova fase". Col pragmatismo della gente del fare, indica già una linea rossa temporale che fissa come obiettivo. "Voglio arrivare al congresso entro settembre. Al massimo, ai primi di ottobre". Questa sera, è già in programma un’assemblea con i segretari delle sezioni. E, tra l’altro, una di queste – Argenta – è decaduta. Per cui la situazione è abbastanza delicata. Nonostante le turbolenze – e i "sabotatori" – lo stato di salute del partito "non è male, anzi". "Abbiamo oltre cento militanti sul territorio – prosegue Corti – che incontrerò in una riunione ad hoc per cercare di trovare una convergenza che porti a proporre un candidato unitario". Il messaggio è molto chiaro e parte da un presupposto che è molto politico. "Non si tratta – chiarisce – di un commissariamento punitivo, ma di un commissariamento tecnico. Abbiamo bravissimi amministratori sui territori, due sindaci appena riconfermati, a Ferrara e a Copparo, e una classe dirigente che può fare la differenza. Per cui, mi aspetto che proceda tutto per il meglio, anche in vista delle prossime tornate elettorali". Si legge provinciali e, soprattutto, regionali. Se sulle prime ancora non si sa quale sarà la sorte – molto dipenderà dall’approvazione della legge sul riordino delle funzioni degli enti – sulle seconde i ragionamenti da fare sono già iniziati. "Una volta che avremo la rosa dei candidati – così il commissario – il neo segretario li porterà al direttivo. E, come accadde nel 2020, verranno formulate quattro proposte".

Nel frattempo, il lavoro sarà di cucitura dei rapporti e di paziente incontro di iscritti e militanti. La segreteria politica potrà beneficiare – di diritto – della presenza del sindaco del capoluogo, Alan Fabbri, essendo il vice coordinatore regionale del Carroccio. Nelle intenzioni di Corti c’è senz’altro quella di accelerare sui tempi e di permettere agibilità politica e spazio di manovra in vista delle regionali (a novembre). E, tiene a rimarcare il commissario, "i rapporti con gli alleati della coalizione sono molto buoni". Un po’ come a esorcizzare la presenza di alcuni passati dirigenti che, invece, hanno lavorato per minare piuttosto che disinnescare il terreno – già sdrucciolevole – della coalizione. "Quelli che hanno creato problemi – chiude – ora sono fuori dalla Lega. Adesso, bisogna guardare avanti". E l’orizzonte del futuro – a numeri contenuti rispetto a quelli di cinque anni or sono – è tutto da costruire. Ma si sa, quando il vento è in poppa, anche i congiurati stanno sotto coperta.