CLAUDIA FORTINI
Cronaca

L’effetto del clima folle tra i filari. La vendemmia gioca d’anticipo

In alcune tenute agricole l’uva verrà raccolta anche una ventina di giorni prima del tradizionale periodo. Bertelli: "Persa parte della produzione per il meteo". Mattarelli: "E’ ancora presto per fare previsioni".

L’estate torrida anticipa la vendemmia di una decina di giorni. I viticoltori sono pronti e la produzione dei vini ferraresi è garantita anche quando il clima non segue perfettamente il calendario tradizionale dell’agricoltura. Se la vendemmia anticipa i tempi il calcolo di quando inizierà non è comunque matematico. Ad influire le temperature torride ed anche le piogge che spezzano la cappa d’afa per alcuni giorni.

L’azienda agricola ‘La Barchessa’ di Carlo Bertelli e dalla moglie Nadina, a Gavello di Bondeno, si prepara quest’anno a vendemmiare molto probabilmente a partire dall’8 settembre "A fronte di altri anni – spiegano - quando si scendeva tra i filari dopo il 20 settembre". Emanuele Mattarelli dell’azienda di Vigarano Mainarda invece è più cauto; "E’ troppo presto per i nostri vigneti per parlare di anticipi su una raccolta che si farà tra più di un mese – dice –. Altra cosa invece sono le uve bianche precoci che normalmente raccogliamo l’ultima settimana di agosto. Per queste, molto probabilmente, anticiperemo forse di una settimana". Vini ferraresi di qualità: "Purtroppo quest’anno con la vendemmia siamo abbastanza in difficoltà – racconta Carlo Bertelli di Gavello –. La primavera non è stata favorevole. Una buona parte della produzione l’abbiamo persa per gli sbalzi di temperatura tra la notte e il giorno, mentre a maggio la pioggia è arrivata in piena fioritura. Sui grappoli non ci sono tutti i chicchi d’uva che dovrebbero esserci". L’azienda La Barchessa di Gavello riuscirà comunque a garantire la produzione delle oltre 350 bottiglie di lambrusco spumante rosé brut "Galsana" inserito come eccellenza nella guida "Emilia Romagna da bere e da mangiare" pubblicata dall’Associazione italiana sommelier e le 200 di un vino tradizionale e naturale. "Siamo una piccola cantina e lavoriamo solo quello che possiamo fare da soli, con le nostre forze, artigianalmente – aggiunge Bertelli – per cui gli altri anni conferivamo parte del raccolto ad un’altra cantina. Quest’anno, avendo perso il 60% della produzione, lavoreremo tutte le nostre uve". L’Azienda Vinicola Mattarelli, di Vigarano Pieve, da più di mezzo secolo, è culla dell’eccellenza enologica del territorio. Vinifica le uve della Doc Bosco Eliceo, con un’attenzione particolare anche per la viticoltura biologica: "Abbiamo il controllo della produzione ed è ancora presto per fare previsioni sulla vendemmia parlando di un anticipo generalizzato – spiega Emanuele Mattarelli –. Non è un calcolo matematico. Le maturazioni stanno andando avanti. La concentrazione zuccherina incomincia adesso. I primi rossi hanno iniziato da poco a fare l’invaiatura. Bisogna seguirla. La siccità prolungata non fa bene ma per la vite la mancanza d’acqua è positiva – dice –. Ogni zona ha le sue caratteristiche ma per ora mi sento di escludere che ci siano viti in sofferenza. Infondo, nella nostra pianura di acqua ce n’è".