Sono pochissime le soddisfazioni che la Spal ha regalato ai propri tifosi negli ultimi anni. Nelle battute finali di una stagione da dimenticare, lo scorso campionato quella casalinga con il Pineto può essere definita come la gara dell’orgoglio biancazzurro ritrovato. Anche se per un periodo piuttosto breve. È stata la partita della salvezza aritmetica, ottenuta attraverso la terza vittoria consecutiva (a Olbia nel turno successivo sarebbe arrivata la quarta) davanti a una cornice di pubblico clamorosa. Domenica 21 aprile 2024 – grazie anche a una iniziativa che ha coinvolto le scuole della nostra provincia – c’erano infatti 9.500 spettatori (nella foto) ad applaudire Antenucci e compagni, che dopo aver sbandato per buona parte del campionato sono riusciti a invertire la rotta centrando un obiettivo che prima del ritorno di mister Di Carlo sulla panchina era diventato tutt’altro che scontato. Con quel filotto di vittorie la Spal sembrava aver gettato le basi per fare il salto di qualità nel corso di questa stagione, poi invece il club di via Copparo ha deciso di ripartire da zero con tutti i rischi e le incognite del caso. Con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti.
Sono passati sei mesi e mezzo da quella gara, e nello stadio di corso Piave i biancazzurri hanno vinto soltanto un’altra volta, un mese e mezzo fa col Carpi. In casa il bilancio della squadra di Dossena è desolante: una vittoria, due pareggi (con Ascoli e Pianese) e tre sconfitte (con Lucchese, Virtus Entella e Pescara). Tutto questo nonostante una tifoseria che – al netto della legittima contestazione avvenuta in occasione della partita con il Pescara – non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Basti pensare che nonostante un umiliante penultimo posto, la Spal è in vetta alla classifica del numero di presenze allo stadio. Sono mediamente oltre 5.800 gli spettatori che hanno affollato il Mazza nelle prime sei gare casalinghe di questo campionato, circa 800 più di quelli del Pescara capolista del torneo. Naturalmente nelle ultime giornate si è verificata una flessione, complici il rendimento della squadra e la schizofrenica programmazione delle partite, però la passione del popolo biancazzurro è più forte di tutto. E c’è da scommettere che domenica prossima saranno ancora tantissimi i tifosi che si ritroveranno sui gradoni dello stadio Mazza per soffrire assieme ad Antenucci e compagni.
Sei mesi e mezzo fa il successo con il Pineto ha chiuso con il sorriso sulle labbra una stagione da incubo, lasciando l’illusione che la Spal avesse imparato la lezione. La squadra invece è ripiombata nel tunnel e il futuro è costellato di incognite, ma un passo alla volta – coi tifosi sempre al proprio fianco – deve trovare la forza di uscirne. A tutti i costi.
Stefano Manfredini