FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Le ragioni della sconfitta: "Una discussione aperta, no ai regolamenti di conti"

L’analisi del voto dell’ex sindaco Gaetano Sateriale che lancia un appello "La sinistra non ha proposto candidature all’altezza della sfida con Fabbri".

Le ragioni della sconfitta: "Una discussione aperta, no ai regolamenti di conti"

Le ragioni della sconfitta: "Una discussione aperta, no ai regolamenti di conti"

Non è solo un’analisi, profonda, della sconfitta. È più che altro una proposta per immaginare "una discussione della sinistra non solo a livello locale" se si vuole "tornare a essere davvero protagonisti del cambiamento". L’ex sindaco Gaetano Sateriale è una di quelle persone delle cui parole si percepisce il peso ponderale. Per sintetizzare: ha altre letture. E dà una rappresentazione lucidissima dello stato dell’arte del centrosinistra a Ferrara e non solo. "Calano i votanti rispetto al 2019 – così l’ex primo cittadino – alcune migliaia di voti passano dalla sinistra delle europee alla destra delle comunali (anche nei quartieri storicamente di sinistra). Più che i partiti e le liste, alle comunali, si sono votati (o non votati) i candidati: le persone. Già con queste poche considerazioni si può affermare che la sinistra non è riuscita a proporre candidature in grado di ridurre l’astensionismo e all’altezza della sfida con Fabbri". "Perché – si chiede Sateriale – per la seconda volta a Ferrara si perde in maniera consistente rispetto alla destra?". La prima potenziale risposta che si dà l’ex primo cittadino riguarda il metodo. "C’è stato un problema di metodo – scandice – il candidato o la candidata che deve riaggregare l’elettorato di sinistra non può essere imposto dalla forzatura di una lista o di una parte del gruppo dirigente di un partito (tantomeno da segretari nazionali che sconfessano i leader locali)". E qui è chiaro il riferimento a quanto successo con Avs e la frattura che si è consumata tra Roma e Ferrara. A beneficio di chi ha poca memoria: mentre i leader nazionali Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni benedicevano la candidatura di Fabio Anselmo, i dirigenti locali di sinistra e verdi – guidati da Sergio Golinelli e Federico Besio – decidevano di appoggiare la candidatura civica di Anna Zonari. Ma, la diagnosi di Sateriale, non è finita. C’è stato, secondo lui, un problema "di contenuto" ossia una "mancanza di un’idea di futuro della città da condividere con gli elettori". Di qui la proposta per tentare di invertire la rotta. Una proposta che contiene anche una considerazione politica non propriamente lusinghiera anche sull’atteggiamento che la Regione riserva al nostro territorio. Oltre, ovviamente, a una critica all’impostazione amministrativa della giunta estense. "Sarebbe giusto – dice Sateriale – aprire una discussione seria su questi temi per capire quali sono le ragioni della sconfitta e come si debba ripartire. Sarebbe urgente che le liste di sinistra (insieme) iniziassero una vera analisi sugli errori commessi e costruissero nuove basi di credibilità verso i ferraresi, in modo da convincerli che ci può essere una prospettiva di innovazione per il nostro territorio che vada oltre sagre e concerti".

Insomma una sinistra che "sfidi la destra sulle cose da fare piuttosto che non limitarsi a contestare le cose fatte". Questa discussione "non può essere solo locale, anche se Ferrara, il suo sviluppo, i suoi servizi, il suo benessere sociale, il lavoro, non sembrano essere tra le priorità della Regione". Per avviare questo ragionamento, chiude Sateriale, serve "una discussione aperta e partecipata, non un "conclave". Una discussione che dia il segno che quel che si apre non è un regolamento dei conti fra gruppi dirigenti e pochi addetti ai lavori ma un’analisi trasparente e diffusa di ciò che è accaduto e di come si intende rimediare. Una discussione che in città torni ad animare e coinvolgere le sedi decentrate: i quartieri, le frazioni". Scusate se è poco.