
L’azienda Bonaveri scelta dal Met Oltre cento manichini in mostra
Dall’Italia all’America, la nota azienda Bonaveri, leader nel settore dei manichini, vere e proprie opere d’arte al servizio delle esposizioni, è eccellenza riconosciuta al mondo tanto da essere al fianco di grandi nomi della moda ed ora in esposizione al Metropolitan Museum di New York, per la mostra su Karl Lagerfeld "A line of beauty". L’azienda centese con base a Renazzo, consolida sempre più la sua posizione di eccellenza riconosciuta al alto livelli, e ancora una volta è stata scelta dal Met per fornire 160 manichini personalizzati che arricchiscono il percorso espositivo e accompagnano i visitatori durante l’esposizione. Si tratta del manichino Schlappi di Bonaveri che rappresenta da ormai 50 anni un pilastro delle mostre del Costume Institute al Met. "Un risultato raggiunto grazie alla atemporalità e flessibilità che contraddistinguono questo iconico modello – dicono i vertici dell’azienda, Guido e Andrea Bonaveri (nella foto) - In questa occasione i manichini Schlappi sono stati adattati per rispondere alle esigenze stilistiche della mostra, richiamando i gusti estetici del celebre stilista e contestualizzando le figure attraverso elementi come lo styling, la scenografia e l’interazione con altri oggetti". Opere d’arte che sono state dunque create appositamente per riflettere i gusti di Lagerfeld. Il corpo dei manichini Schlappi è stato scelto per la sua versatilità, capace di adattarsi perfettamente ai disegni di Lagerfeld per Chanel, Chloé, Fendi e per il suo marchio omonimo. Il design moderno e geometrico che caratterizza il progetto dell’architetto Tadao Ando, richiedeva infatti dei manichini che rispecchiassero queste caratteristiche, capaci di esaltare e valorizzare le linee serpentine e rettilinee della mostra. I manichini Bonaveri utilizzati presentano così delle pose a ginocchio e a gamba tesa che riflettono la dicotomia delle linee, fil rouge di tutta l’esposizione. Per la testa, il curatore Andrew Bolton ha scelto di basarsi sul gusto e sull’estetica di Lagerfeld come collezionista d’arte e Bonaveri è dunque riuscito a crearle ispirandosi alla statuette di porcellana di Gerhard Schliepstein.