Lavoro nero e false griffe: "Chiusa azienda"

Il blitz della Finanza in un ristorante della costa. Controlli a tappeto contro lo sfruttamento .

Lavoro nero  e false griffe: "Chiusa azienda"

Lavoro nero e false griffe: "Chiusa azienda"

Con l’avvio della stagione estiva, sono state intensificate le attività di controllo del comando provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara lungo la costa comacchiese. Lo scopo è quello di tutelare il distretto turistico balneare della provincia. Per questa ragione, già dal giugno scorso, alle normali pattuglie quotidianamente impegnate in attività di controllo si sono aggiunte ulteriori unità, tratte da tutti i reparti del Corpo della provincia (per un complessivo di ulteriori cinquanta militari), impegnati in interventi volti a contrastare la vendita di prodotti contraffatti o pericolosi per la salute, lo spaccio di sostanze stupefacenti e fenomeni di evasione fiscale, con specifico riferimento al lavoro irregolare, nonché alla mancata trasmissione elettronica dei corrispettivi. Le attività hanno portato al sequestro di trecento capi ed accessori con marchi e segni distintivi alterati, tra cui borse ed altri accessori di alto pregio dei modelli più esclusivi e ricercati di famose marche, con tre persone che state denunciate.

Gli interventi hanno interessato le vie e le zone vicine agli stabilimenti balneari di tutti i Lidi comacchiesi. In materia di sommerso da lavoro, i controlli effettuati dai finanzieri ferraresi hanno consentito di individuare nove lavoratori impiegati in "nero" dai titolari delle aziende. In tale contesto è stato ispezionato un esercizio commerciale che opera nel campo della ristorazione, in cui cinque delle sette persone che si trovavano al lavoro sono risultate essere "in nero". Per queste ragioni, l’impresa è stata anche segnalata all’Ispettorato territoriale del lavoro per l’adozione del provvedimento di chiusura temporanea dell’attività. Altri controlli, a contrasto dell’evasione fiscale, hanno riguardato la verifica del corretto adempimento degli obblighi di registrazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri incassati: riguardo agli ottantotto esercizi commerciali controllati, gli uomini della Guardia di Finanza hanno accertato ventisei casi d’irregolarità.

Gli interventi volti al contrasto dello spaccio di stupefacenti, invece, hanno portato al sequestro di 25 grammi di hashish e alla denuncia di due persone. Le attività sono state effettuate con l’ausilio di unità cinofile anche in prossimità delle zone e di luoghi della movida. I controlli proseguiranno con la stessa intensità per tutto il periodo estivo al fine di prevenire e contrastare tutte le forme di illeciti che minano la sicurezza della collettività e violano le regole del mercato, salvaguardando in questo modo sia i cittadini che le imprese che operano nel rispetto delle regole.

Valerio Franzoni