FRANCESCO FRANCHELLA
Cronaca

L’arte del fumetto in copertina Linus alla conquista del Castello

Esposti tutti i numeri dal 1965 al 2023, la mostra curata da Marcello Garofalo ed Elisabetta Sgarbi

L’arte del fumetto in copertina Linus alla conquista del Castello

di Francesco Franchella

La domanda può sorgere spontanea: il fumetto è una forma di arte? Probabilmente, la risposta più sensata è un’ulteriore domanda: chi stabilisce la definizione di arte? "Il fumetto è un’arte riprodotta che nasce con l’idea di essere riprodotta", queste le parole di Igort, direttore editoriale del fumetto italiano per eccellenza, ‘linus’, le cui copertine – riproduzioni, per l’appunto – sono ora al Castello. "L’idea di esporre le copertine e non gli originali – continua Igort – è molto pop: piacerebbe ad Andy Warhol". Al Castello sono esposti tutti i numeri del fumetto, dal 1965 al 2023. Curata da Marcello Garofalo ed Elisabetta Sgarbi, la mostra (aperta fino al 26 dicembre) nasce da una la collaborazione tra Comune di Ferrara, Fondazione Ferrara Arte, Fondazione Elisabetta Sgarbi e case editrici ‘La nave di Teseo’ e ‘Baldini+Castoldi’ (editore di ‘linus’ e parte de La nave di Teseo). Cinquantotto anni di ‘linus’, dalla sua nascita, nel 1695, fino all’agosto 2023: da Giovanni Gandini, Umberto Eco e Oreste del Buono, fino all’attuale direzione di Elisabetta Sgarbi e Igort, la mostra è un viaggio nel colore, nelle idee, nella storia d’Italia, seguendo la rivoluzione a fumetti di "Linus" che ha contribuito a fare la storia culturale del nostro Paese. E’ concepita in occasione del centenario della nascita di Charles M. Schulz, autore dei ‘Peanuts’. Sin dal primo numero, la rivista ha accolto grandi fumetti – ‘Peanuts’ e ‘Popeye’ – e grandi intellettuali che hanno prestato la loro penna al neonato giornale. "Linus nasce nel nome della letteratura – spiega Elisabetta Sgarbi – e con la sua nascita, si è palesata un’aria nuova: la forza sovversiva del fumetto". La direttrice responsabile di ‘linus’ e direttrice de La nave di Teseo (fondata da Eco, ora presieduta da Mario Andreose, presente all’inaugurazione della mostra), si sofferma anche sulla genesi della mostra: "Percorrendo il corridoio della Baldini+Castoldi, abbiamo visto degli scaffali che ospitavano tutti i numeri della rivista perfettamente conservati, in ordine cronologico: erano in fila, ma era come vedere un quadro da dietro. Mi sono intristita: non stavamo conservando ‘linus’, ma stavamo facendo ammuffire quel patrimonio". Il risultato? Una galleria di "immagini, colore, vita" in un’intera sala del Castello. La mostra è un viaggio metaforico, ma anche concreto: decenni di storia italiana e un senso di nostalgia per certi connubi (sempre più rari) di verità e ironia. "Cosa sono i fumetti se non libri per bambini? – si chiede il presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi – non c’è niente di più ostile al fumetto di un museo, ma ‘linus’ si merita il museo, perché nasce con un difetto: è un fumetto per adulti. In ‘linus’ c’è filosofia, pensiero, dottrina". "Non sono in molti ad aver visto tutti i volumi di ‘linus’ in un’unica sala – osserva l’assessore alla cultura, Marco Gulinelli – il fumetto è un’arte e se l’arte è comunicazione, cosa c’è di più comunicativo del fumetto? Cosa c’è di più bello di un fumetto, in un mondo bombardato da immagini digitali?".