REDAZIONE FERRARA

L’appello allo sciopero: "Petrolchimico, insieme per difendere il lavoro"

Versalis, LyondellBasell e Yara, l’assemblea dei lavoratori: "Forte incertezza. Berco e Rexnord dimostrano che si possono trovare alternative alla chiusura".

L’appello allo sciopero: "Petrolchimico, insieme per difendere il lavoro"

Venerdì si è tenuta l’assemblea dei lavoratori del Polo Chimico che ha lanciato un appello alle istituzioni

"Il piano industriale Versalis, la decisione di LyondellBasell di cedere 5 siti in Europa, la comunicazione alla Rsu e sindacati di Yara sulle incertezze della possibile ripartenza dopo tre mesi di manutenzione, con le attività di impianto. Tre fatti che ci impongono un’iniziativa", è quanto emerso dall’assemblea dei lavoratori del Polo Chimico, che si è tenuta venerdì. La situazione viene descritta dalle segreterie Uiltec Uil (Luca Passarotto) e Filctem Cgil (Luca Fiorini).

Versalis. "La società dell’Eni ha ereditato buona parte del patrimonio industriale della chimica in italia. Ne sono seguiti decenni di dismissione, cessione di attività e numerosi piani di riorganizzazione, i cui effetti hanno ristretto la base occupazionale dell’azienda. C’era tra le altre aree di attività anche il settore della chimica di base. Ma la mancanza di aggiornamenti tecnologici degli impianti, unita a una ridotta integrazione tra produttori e utilizzatori di propilene/etilene, hanno indebolito il parco tecnologico. L’ultima puntata di questo ridimensionamento è la comunicazione di un mese fa di Versalis, con la decisione di chiudere gli ultimi due Cracking - Brindisi e Priolo -, fornitori delle materie prime per chi in Italia produce gomme, polimeri e stirenici".

LyondellBasell. "La decisione di vendere 5 siti in Europa. Tra questi uno è in Italia, a Brindisi dove, dopo la cancellazione produttiva dell’impianto Spherizon nel 2023, è rimasto solo un impianto Spheripol nel deserto chimico che si prospetta per quell’area. Siamo a 40 giorni dalla scadenza del contratto di fornitura delle materie prime tra Versalis e Basell e non si hanno notizie di come intendano organizzarsi per supportare le produzioni di entrambe le società".

Yara. "Un investimento che crea lavoro, ma la cui ripresa operativa sembra essere condizionata dalle valutazioni che il gruppo sta effettuando, anche praticando tagli sulle risorse sulle attività in Europa. E’ evidente che si concentra sull’Europa una riflessione delle multinazionali che sono in grado di operare scelte di spostamento in altre aree del mondo". 29 novembre, lo sciopero. Non solo Finanziaria. "Con lo sciopero dobbiamo aprire un’iniziativa che parli al Governo, che parli alla Regione, ma che parli anche con il governo della citta. Berco e Rexnord dimostrano che soluzioni alternative alle chiusure si possono trovare se il territorio si compatta a difendere il lavoro".