REDAZIONE FERRARA

Lancio di un petardo nell’atrio: "Intervallo chiusi nelle aule, si deciderà al rientro a scuola"

L’episodio all’istituto Copernico Carpeggiani, aveva rischiato di prendere fuoco il contenitore dei rifiuti. Da qui la decisione di fare la ricreazione nelle classi, progetto sperimentale che potrebbe terminare

Il petardo ha rischiato di innescare un incendio a scuola

Il petardo ha rischiato di innescare un incendio a scuola

Ferrara, 2 gennaio 2025 – Sarà il 7 gennaio, bisogna lasciar passare la Befana, il ritorno tra i banchi per gli studenti. Il suono della campanella avrà una nota in più per gli allievi dell’istituto Copernico Carpeggiani. Sapranno infatti nelle prossime ore – la decisione ancora non è stata presa – se potranno dire addio agli intervalli nel ’chiuso’ dell’aula, sotto la sorveglianza dell’insegnante, per poter tornare a fare la ricreazione insieme. Il provvedimento, la ricreazione solo tra quattro mura della classe, è stato adottato dopo che uno dei ragazzi ha passato il segno. L’alunno ha infatti buttato un petardo nel contenitore per la raccolta differenziata. E il ’botto’ ha rischiato di innescare un incendio a scuola. Un episodio grave. Che alla fine ha pesato su tutti gli studenti della sede che si trova in via Pontegradella.

Proprio sull’episodio un insegnante precisa. "I nostri ragazzi in genere si comportano bene, sono bravi. Quello è stato un caso isolato e l’autore è stato un solo alunno, non sono stati coinvolti altri. La decisione non è ancora stata presa ma se il comportamento dei ragazzi sarà adeguato al luogo, la scuola, è possibile che finiscano i giorni con l’intervallo nelle aule". A firmare la circolare è stato il dirigente scolastico dell’Iti, Francesco Borciani. "Dopo le vacanze si valuterà se ci sono le condizioni per tornare alla consueta organizzazione o se rendere permanente questa modalità di pausa".

Alla fine tutto dipenderà proprio da loro, dagli studenti. Alcuni docenti sono fiduciosi che finisca il periodo ’sperimentale’, per poter tornare nell’atrio. "E’ stato un attimo – precisa un professore –, facciamo attività di controllo durante la ricreazione, quando il ragazzino ha buttato il petardo purtroppo nessuno se n’è accorto".