L’allevamento di suini vince il ricorso. Per il Tar via libera all’ampliamento

Bondeno, Comune e Regione avevano bocciato la richiesta di Biopig che si era appellata al tribunale. La querelle potrebbe non essere finita: l’amministrazione non esclude di ricorrere al Consiglio di Stato.

L’allevamento di suini vince il ricorso. Per il Tar via libera all’ampliamento

L’allevamento di suini vince il ricorso. Per il Tar via libera all’ampliamento

La Società agricola Biopig vince sul Comune di Bondeno. Ora non è escluso che l’Amministrazione comunale, che sta vagliando gli atti con i propri legali, presenti ricorso al Consiglio di Stato. Succede a Bondeno. Il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna di Bologna è del 5 giugno scorso. Il TAR ha accolto il ricorso della Società Agricola Biopig che aveva chiesto l’annullamento della delibera del consiglio Comunale di Bondeno del 26 ottobre (e della conseguente delibera regionale), con la quale l’assise aveva respinto la variante urbanistica per l’ampliamento di un impianto zootecnico esistente che si trova a Zerbinate in via Argine Vela. Il Tar, bocciando la delibera di Bondeno, scrive nella sentenza a favore dell’azienda che: "La deliberazione consiliare con cui il Comune di Bondeno ha espresso il proprio dissenso alla variante urbanistica – si legge - è del tutto priva di motivazione, non potendo essa desumersi esclusivamente dalle dichiarazioni di voto dei consiglieri comunali e nella fattispecie dalla dichiarazione proveniente da un solo, su 15 presenti, consigliere, per altro astenuto, secondo cui occorreva rinviare la scelta in sede di approvazione del Piano urbanistico generale ancora in itinere". Nella seduta consigliare del 26 ottobre scorso infatti si erano astenuti tutti i consiglieri comunali di maggioranza, avevano votato contro il Pd e la civica Bondeno in Testa e solo Davide Verri, ex sindaco e consigliere della lista che porta il suo nome, aveva votato a favore. Dal canto suo il progetto dell’azienda Biopig, che si snodava su un’attenta istruttoria con tanto di accertamenti e approfondimenti, aveva ottenuto i pareri favorevoli degli enti preposti alla valutazione, ovvero Arpae, Regione Emilia-Romagna, Consorzio della Bonifica Burana, Provincia, Vigili del Fuoco, Sovrintendenza di Ferrara e Azienda USL che avevano dato risconto positivo sulla compatibilità ambientale. Il fulcro della vicenda era stato nella scelta della maggioranza in consiglio di "Non voler apportare variazioni al Piano Regolatore – aveva detto il portavoce di maggioranza (poi atenuto) - in quanto il Comune è già al lavoro nella predisposizione del Piano Urbanistico Generale (PUG) a cui dovranno essere demandate tutte le valutazioni del caso". Diverse invece le valutazioni del Tar che scrive che "non risulta di norma preclusa l’adozione di una variante in pendenza dell’adozione di un nuovo strumento urbanistico generale, di cui sono allo stato sprovvisti gran parte dei comuni della Regione Emilia Romagna, a pena di paralizzare ogni sviluppo del territorio" facendo richiamo alla delibera regionale che regola queste situazioni.

Claudia Fortini