Ladro seriale di macchinette, assolto per le razzie. Non c’è la querela e viene immediatamente liberato

Un ladro seriale di macchinette e altri furti viene assolto per mancanza di querela, grazie alla riforma Cartabia. Le denunce non sono sufficienti senza la querela della parte offesa.

Ladro seriale di macchinette, assolto per le razzie. Non c’è la querela e viene immediatamente liberato

Ladro seriale di macchinette, assolto per le razzie. Non c’è la querela e viene immediatamente liberato

Ladro seriale di macchinette e non solo viene assolto perché manca la querela. La riforma Cartabia ancora una volta decisiva. La denuncia non basta se non c’è la querela della parte offesa. L’uomo, un 40enne noto alle forze dell’ordine, aveva svuotato le macchinette delle vivande di diverse scuole ed istituti per impossessarsi delle monetine. Dopo cinque o sei colpi andati a segno era stato colto sul fatto. Dopo l’arresto però è iniziato il processo finito nel nulla, perché manca la querela della parte offesa. L’uomo è conosciuto per essere senza fissa dimora e già in passato aveva messo a segno furti nei luoghi pubblici della città. Una serie infinita di razzie che si sono verificate anche a poche ore di distanza l’una dall’altra, finché le forze dell’ordine non sono riusciti ad acciuffarlo. Ristoranti, teatri e infine scuole, sono i luoghi finiti nel mirino del malvivente. L’ultima razzia però si era verificata in un istituto superiore. Qui il ladro è stato pizzicato, ma poi assolto perché, grazie alla riforma Cartabia, il reato di furto non è più perseguibile d’ufficio, ma a querela. Ieri sempre nel tribunale estense è continuato il processo a carica del tunisino che avrebbe borseggiato una donna ucraina. Sono stati sentiti i primi testimoni, ma la prossima udienza si terrà in settembre. Sempre ieri sono stati assolti due nigeriani, una donna e un uomo, che aveva decina di capi d’imputazione nell’ambito dell’indagine ’Wallt Street pusher’.