LUCIA BIANCHINI
Cronaca

L’addio di Aldo Ferrante "Servizi e sanità, poco interesse Mi dimetto dal mio incarico"

Il referente del comitato Vittime della pubblica amministrazione lascia dopo anni di lotte. La stoccata finale: "Ospedale Sant’Anna e Comune, scarsa trasparenza e nessuna terzietà".

L’addio di Aldo Ferrante  "Servizi e sanità, poco interesse  Mi dimetto dal mio incarico"

L’addio di Aldo Ferrante "Servizi e sanità, poco interesse Mi dimetto dal mio incarico"

di Lucia Bianchini

"Per non essere riuscito ad allargare maggiormente l’interesse collettivo ferrarese sui temi della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie, riduzione dei tempi di attesa e maggiore partecipazione dei cittadini nella sanità pubblica e non essendo stato capace di far rispettare le leggi sulla trasparenza gestionale, rassegno le dimissioni con effetto immediato da presidente del Comitato vittime della pubblica amministrazione". Termina così il mandato di Aldo Ferrante, con un annuncio di cui era all’oscuro tutto il resto del comitato.

A margine delle dimissioni, è stata denunciata la "scarsa trasparenza" sia dell’azienda ospedaliero universitaria, sia del Comune. "Tutte le missive inviate – spiega Ferrante – chiedevano trasparenza amministrativa, specialmente nelle aziende sanitarie ferraresi, ma purtroppo sono rimaste inascoltate. I destinatari hanno preferito evitare anziché rispondere, pur se tenuti per legge. Il comitato, a fronte di numerose e reiterate richieste di prendere visione ed estrarre copia degli atti posseduti dall’azienda sanitaria, ha dovuto rivolgersi al difensore civico dell’Emilia Romagna per vedersi riconosciuto il proprio diritto di accesso".

L’invito del difensore civico è però caduto nel vuoto e l’azienda "non ha inviato la documentazione richiesta". Altro problema di trasparenza, è secondo il comitato, legato alla disputa sulle difficoltà riscontrate da alcuni consiglieri comunali nell’accedere alle informazioni e agli atti "condivisa da moltissimi cittadini – sottolinea il referente – e legata all’incapacità di chi dovrebbe presiedere il consiglio comunale con inflessibile terzietà e trasparenza". Le forme di controllo che la legge prevede in tema di accesso civico, secondo l’organizzazione, sarebbero state disattese dal presidente del Consiglio Comunale Lorenzo Poltronieri, che "attraverso le sue azioni e omissioni, come quella di aver reso invisibile la risposta della prefettura in merito all’accesso agli atti e all’informazione da parte dei consiglieri, ha fatto sì che la trasparenza sopra richiamata venisse contaminata e ignorata". Ma non è tutto. Secondo Ferrante l’aver ricevuto "irritualmente le dimissioni di una consigliera comunale (il caso Arquà, ndr) e l’aver appoggiato l’inutile appello redatto dal direttore generale, nel quale ci si opponeva alla sentenza del Consiglio di Stato, denotano l’assenza di terzietà Istituzionale".

Per queste ragioni, conclude, "chiediamo al presidente del Consiglio comunale un atto di dignità e di amore istituzionale: si dimetta dall’incarico".