REDAZIONE FERRARA

Laboratori tessili, scoperti sei operai clandestini

Operazione della guardia di finanza. Denunciati tre imprenditori cinesi

Laboratori tessili, scoperti sei operai clandestini

Sei lavoratori clandestini, di nazionalità cinese, scoperti in un laboratorio di confezioni. E’ questo il bilancio dell’attività dei finanzieri del Comando provinciale estense nell’ambito di un’operazione che ha coinvolto tre imprese manifatturiere del pronto moda, volta a verificare l’adempimento degli obblighi tributari. Le tre aziende coinvolte, tutte a Ferrara, sono gestite da imprenditori cinesi e operano nello stesso stabilimento. Ma andiamo con ordine.

Nel corso dell’attività, i finanzieri hanno identificato complessivamente quindici persone, tutte di origini cinesi, formalmente dipendenti di una delle tre imprese, ma di fatto utilizzate in modo promiscuo. Su quindici persone identificate, come detto, sei sono risultate in stato di clandestinità. Queste ultime sono state pertanto accompagnate in caserma per il fotosegnalamento e, successivamente – attraverso l’attività di supporto fornita dall’ufficio immigrazione della Questura – è stato avviato l’iter per segnalare all’autorità giudiziaria la presenza di questi clandestini irregolari sul territorio. Da ultimo, sono stati notificati i provvedimenti di espulsione disposti dal prefetto e l’ordine del questore di lasciare il territorio italiano.

Ma non è tutto. Guai anche per chi conduce le aziende. Infatti, a carico del titolare dell’impresa che ha occupato i proprio connazionali privi del permesso di soggiorno e degli altre due amministratori delle aziende che risultano avere sede nello stesso capannone, è scattata la denuncia per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. In particolare, al datore di lavoro è stato contestato l’ingiusto profitto della condizione di illegalità accertata a carico dei sei lavoratori clandestini, in relazione alle condizioni igienico-sanitarie in cui versavano alloggio e locali comuni (bagno e cucina) che erano stati dati in uso ai lavoratori.

Ora l’attenzione dei finanzieri è concentrata a definire i ruoli di ciascuno dei titolari delle imprese per verificarne la reale operatività e la regolarità dei relativi rapporti economici e finanziari instaurati per l’esecuzione delle commesse che superano i tre milioni di euro all’anno. Un’impresa, in particolare – informa la Guardia di Finanza – ha ordini in corso di lavorazione da importanti società che operano nel mondo della moda.

L’operazione rientra nell’ambito delle attività della Guardia di Finanza volte al contrasto delle irregolarità perpetrate da imprese che, sfruttando gli indebiti vantaggi del lavoro nero e irregolare, producono effetti distorsivi sull’economia del territorio alterando le regole della libera concorrenza.

f. d. b.