FEDERICO MALAVASI
Cronaca

La truffa corre in rete. Compra l’auto online ma la concessionaria risulta un ‘fantasma’

L’ultima vittima di un trucco sempre più diffuso è una ragazza di 22 anni. Dopo aver trovato un annuncio sul web versa una caparra da mille euro. Quando si reca all’indirizzo dell’azienda, scopre che non c’è nulla.

La truffa corre in rete. Compra l’auto online ma la concessionaria risulta un ‘fantasma’

Incappare in un’occasione sul web, assaporare la possibilità di acquistare una macchina a prezzi accessibili salvo poi scontrarsi con l’amara realtà. Quell’annuncio di vendita sarebbe infatti una truffa ordita da una concessionaria ‘fantasma’. È la disavventura capitata nelle scorse settimane a una ferrarese 22enne. Non appena ha scoperto di essere stata raggirata, la giovane ha sporto denuncia ai carabinieri e si è rivolta alla Lega dei consumatori per avere assistenza.

La vicenda è, purtroppo, delle più banali. La malcapitata sta navigando sulla pagina di commercio Marketplace di Facebook, quando nota un annuncio che le interessa. In vendita c’è una Lancia Ypsilon del 2015 al prezzo di 4.200 euro. La macchina le piace e il prezzo è a portata delle sue tasche. Decide quindi di prendere contatti con l’inserzionista, chiamando il numero di telefono allegato all’annuncio. Parla con una prima persona, la quale le spiega che l’auto è disponibile ma che aveva già un appuntamento con un altro cliente interessato. Il sogno sembra già sfumare, ma ecco che il presunto venditore avanza una controproposta. Se la 22enne è disponibile ad andare subito a vedere la macchina possono trovare un accordo conveniente per tutti. La ragazza risponde che nell’immediato non può andare, e l’interlocutore rilancia ancora. Con un bonifico da mille euro avrebbe potuto ‘bloccare’ la Ypsilon in attesa di vederla. Se poi non fosse piaciuta, avrebbe riavuto indietro la quota versata. La 22enne accetta e dispone subito il versamento così come indicato dal soggetto. Subito dopo, ecco il primo intoppo. L’interlocutore spiega che la macchina non è a Ferrara, ma a Torino. Una comunicazione che inizia a smuovere i primi sospetti sulla trasparenza della transazione. La 22enne continua comunque l’interlocuzione con l’aiuto della compagna del padre. Il venditore, nel frattempo, si impegna a risolvere il problema, promettendo di richiamare nel corso della stessa giornata. Quella telefonata, però, non arriva. Ulteriore elemento di sospetto.

Passano i giorni e la 22enne non ha riscontri. Decide quindi di andare di persona alla sede legale della presunta società, riportata nell’account di Whatsapp con il quale aveva portato avanti le trattative. Giunta sul posto scopre che a quell’indirizzo non c’è alcuna azienda e che la concessionaria che compare sull’immagine del profilo di quel contatto nulla ha a che vedere con la vicenda. Chiede comunque informazioni e le viene spiegato che con ogni probabilità è stata vittima di una truffa. A quel punto non può fare altro che denunciare e rivolgersi a un legale. "Questo caso non è il solo – fanno sapere dalla Lega dei consumatori –, sono molti i ferraresi e non solo vittime di questo tipo di truffa". L’invito dell’associazione, rappresentata a Ferrara dall’avvocato Enrico Scarazzati, è di prestare la massima attenzione. "Pratiche commerciali scorrette, ingannevoli e aggressive sono all’ordine del giorno, soprattutto nel nostro territorio – spiegano gli esperti –. Non esistono affari imperdibili last minute, bisogna sempre verificare chi è il nostro interlocutore, prima di procedere al trasferimento di denaro. Il Codice del consumo impone puntuali obblighi informativi al professionista su supporto durevole prima della conclusione di qualsiasi affare a distanza o fuori dai locali commerciali. In mancanza di tali precise e verificabili informazioni, diffidare e non attivarsi all’acquisto".