
La mozione del Pd che propone i giardini ’20 e 29 maggio 2012’ di viale Cavour
Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ferrara ha recentemente presentato una mozione indirizzata al sindaco e alla Giunta comunale per chiedere una nuova e dignitosa collocazione della statua bronzea di Vittorio Emanuele II. Quest’opera, creata dallo scultore Giulio Monteverde e inaugurata nel novembre del 1889 nella centralissima Piazza della Cattedrale, rappresenta il primo re d’Italia, protagonista del processo di unificazione nazionale avvenuto nella seconda metà dell’Ottocento. La statua, nel corso dei decenni, ha subito diversi trasferimenti e ricollocazioni, trovando per lungo tempo una sistemazione presso il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Palazzo Diamanti. Nel 2020, per consentire alcuni lavori di restauro presso il magazzino comunale di via Marconi, la scultura è stata nuovamente spostata in deposito, dove attualmente si trova in attesa di una sistemazione definitiva. La mozione sottolinea l’importanza storica e artistica della statua e la necessità di restituirle "il giusto risalto all’interno del panorama urbano ferrarese". Secondo la proposta, una possibile collocazione sarebbe nei giardini pubblici "20 e 29 maggio 2012", situati in viale Cavour, nelle immediate vicinanze del monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi.
"Tale scelta non sarebbe casuale, bensì mirerebbe a creare una significativa vicinanza tra due personalità chiave del Risorgimento italiano, simbolicamente riunite in uno spazio cittadino comune". Oltre a prevedere un basamento idoneo che valorizzi adeguatamente la figura scolpita, la mozione richiede anche l’installazione "di una targa esplicativa che racconti ai cittadini e ai visitatori la storia della statua e le ragioni storiche e simboliche che la rendono ancora oggi di grande rilevanza per la memoria collettiva". Attraverso questa iniziativa, i consiglieri intendono restituire a Vittorio Emanuele II e alla sua immagine pubblica "il riconoscimento che merita nella narrazione storico-culturale della città, conferendogli al contempo una rinnovata visibilità urbana e culturale".
Damiano Moscardi