È il fiume Nilo a fare da spettatore alle vicende raccontate da Roberto Pazzi nella riedizione del suo libro, ‘La stanza sull’acqua’, che oggi alle 17, sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara). Dialogherà con l’autore Francesca Capossele. Ma questo è soltanto l’ultimo capitolo di un romanzo – La stanza sull’acqua – segnato da una lunga storia di fortune. Edito per la prima volta da Garzanti nel 1991, torna sugli scaffali nel 2012 per Bompiani. L’anno successivo esce la sua tradizione polacca e nel 2021, al Cairo esce l’edizione governativa in lingua araba. Lo scorso anno La nave di Teseo ne propone la riedizione che verrà presentata oggi. Ma a cosa è dovuta questa fortuna? "L’Egitto è sempre di moda – commenta l’autore – nell’immaginario del mondo occidentale, l’Egitto è un archetipo: l’archetipo del potere assoluto e del potere della morte. La sacralità della morte, la sacralità del potere, la sacralità del potere sulla morte: l’Egitto è la culla della civiltà del Mediterraneo, più antico degli ebrei, dei fenici, della Grecia". Spiegano gli organizzatori. "Sulle sponde del Nilo non si vedono che distruzione e presagi di morte. Una nave, bianca e misteriosa, risale a fatica le acque. Un’altra, nera e non meno inquietante, discende il fiume. Entrambe sono l’ultima dimora di due vite specularmente affini, dai legami del sangue al destino iscritto negli astri. Cesarione, presunto figlio di Cesare e Cleopatra, scappa dai romani che lo temono perché potrebbe compromettere l’ascesa di Ottaviano e Afra fugge dagli etiopi dei quali è regina non voluta. I loro destini si incroceranno in un amore che ha per casa le acque del Nilo e in una fine inaspettata verso l’oblio e la salvezza. Roberto Pazzi, poeta, narratore e giornalista tradotto in ventisei lingue, con più di trenta pubblicazioni fra sillogi e romanzi, è considerato uno dei più originali e visionari scrittori italiani. Già collaboratore del ‘Corriere della Sera’ e ‘The New York Times’, oggi è opinionista di ‘QN’. Ha insegnato nella scuola e nell’università a Ferrara e a Urbino. Della sua opera ricordiamo, Cercando l’Imperatore (1985, premio Selezione Campiello), La principessa e il drago (1986, finalista premio Strega), Vangelo di Giuda (1989, superpremio Grinzane Cavour), La città volante (1999, finalista premio Strega), Conclave (2001, superpremio Flaiano), Hotel Padreterno (2021, premio Carlo Levi 2022)". L’incontro anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
f. f.