
Karlsson pronto al rilancio dopo la doppietta con il Pineto .
di Stefano ManfrediniAffermare che Ottar Karlsson rappresenti una delle principali delusioni di questa angosciante stagione della Spal non è esagerato. Dopo quasi cinque mesi di astinenza però il centravanti islandese si è finalmente sbloccato, e dopo la doppietta di Pineto si candida a recitate un ruolo da protagonista nel finale di campionato. Ed eventualmente ai playout, che un anno ha disputato – e vinto – con la maglia della Vis Pesaro spedendo in serie D la Recanatese al termine di una doppia sfida da infarto. In estate, il ds Casella e mister Dossena avevano scommesso su quel ragazzone biondo nato a Reykjavik 28 anni fa, che la scorsa stagione era arrivato in doppia cifra. Si pensava che dopo qualche anno di apprendistato nel nostro Paese, Karlsson fosse pronto per compiere il definitivo salto di qualità. Agendo al centro del tridente dell’ex allenatore della Pro Vercelli, che aveva immaginato il suo 4-3-3 proprio con Ottar punto di riferimento. Le premesse sembravano promettenti, considerando che Karlsson ha segnato a Caravaggio contro l’Atalanta Under 23 nel giorno del debutto in biancazzurro. Peccato che a fine agosto – dopo l’esordio in campionato – il polpaccio abbia iniziato a condizionarne la stagione. Dopo aver saltato tre partite, l’attaccante è tornato – seppur mai veramente a pieno regime – andando in rete in occasione delle sconfitte sui campi di Arezzo e Ternana. A quel punto, nella fase centrale del campionato, si è fermato nuovamente, con il polpaccio che lo ha costretto a restare ai box 10 gare di fila. Nel giorno della partita contro il Milan Futuro, che gli è costata la panchina, Dossena lo ha rilanciato a sorpresa dal primo minuto, ma era evidente che non fosse ancora pronto. Tanto che Baldini nelle otto gare a sua disposizione non lo ha mai utilizzato per più di 45’. Anzi, con la Pianese ha giocato appena tre minuti e con Pescara e Ternana non è nemmeno entrato. In molti hanno pensato che l’ex allenatore del Lecco lo avesse relegato ai margini della squadra, preferendogli il più combattivo Molina o l’eterno Antenucci. A mezz’ora dalla fine, sotto di due gol e in inferiorità numerica, gettare nella mischia Karlsson è apparsa quasi una mossa della disperazione. Invece, il centravanti ha ripagato la fiducia realizzando due reti da bomber di razza nel giro di due minuti. Pareggiando momentaneamente un incontro che poi sappiamo come è finito. "Non giocavo con regolarità da tanto, e anche se non posso essere felice dopo una sconfitta non nego che a livello personale questa doppietta sia importante e mi dia fiducia – ha spiegato Karlsson nel dopo Pineto –. Ora dobbiamo concentrarci sul Legnago: bisogna conquistare 3 punti a ogni costo". Inutile dire che una vittoria contro l’ultima della classe sarebbe fondamentale, magari col timbro del gigante islandese che da quando indossa la maglia della Spal deve ancora sfatare due tabù. Tutti i cinque gol realizzati (uno in Coppa e quattro in campionato) sono arrivati in trasferta. Inoltre, le sue reti (contro Atalanta Under 23, Arezzo, Ternana e Pineto) sono state segnate in occasione di sconfitte. Quella di domenica è la partita giusta per rompere l’incantesimo, ottenendo l’intera posta con l’islandese sugli scudi. Pur in colpevole ritardo, è ancora in tempo per farsi perdonare e mettere la propria firma sulla salvezza.