Zona logistica semplificata: è grande l’attesa nei comuni interessati (Ferrara, Argenta, Bondeno, Codigoro e Ostellato) per quella che potrebbe rivelarsi una significativa opportunità di rilancio di un territorio, il nostro, da sempre in difficoltà sul fronte economico. Con il recentissimo annuncio del viceministro Galeazzo Bignami e con l’intervento a monte del senatore Alberto Balboni, si fa – si farebbe – più vicino il momento in cui i citati territori comunali possono accedere alle non poche agevolazioni portate, anche alla nostra latitudine, dal decreto legge Coesione che riguarda, appunto, le ZLS. Le perplessità, che pure ci sono, riguardano la gestione complessiva del provvedimento e i ritorni economici per i comuni i cui contorni apparirebbero ancora incerti: ma naturalmente si attendono lumi da Roma. Andrea Baldini, sindaco di Argenta, giudica positivamente la prossima conclusione dell’iter ("ma aspettiamo nero su bianco….", aggiunge). In ogni caso, "Quando sarà applicata, sarà sempre tardi. La aspettiamo da troppo tempo". ZLS fa parte di un sistema regionale e dunque sovraterritoriale "di grande valore" che ha come terminale il Porto di Ravenna e tutto ciò che esso significa per lo scambio delle merci, anche con il nord Europa. "La parte forte della ZLS – aggiunge – sarà costituita dalle procedure semplificate a favore delle aziende insediate, che ne hanno un gran bisogno. Qui le imprese hanno ben dimostrato di poter crescere". Va da sé la rilevanza, anche in questo contesto, della nuova Statale 16 che, come è noto, di recente ha subito uno stop nel suo avanzamento verso Ravenna con la sentenza del Tar che ha momentaneamente dato ragione ai privati contrari all’esproprio di terreni sul percorso. A fine anno, tuttavia, il Consiglio di Stato potrebbe ribaltare la sentenza. "Ma il tratto argentano, aggiunge Baldini, non basta: occorre infatti costruire la nuova strada fino a Ravenna…". Più a nord della provincia, a Bondeno, è soddisfatto anche il sindaco Simone Saletti. Alla ZLS sono interessati, osserva, 13 ettari di insediamenti produttivi, solo in parte già occupati; afferiscono alle zone ex zuccherificio e Riminalda: "Al tavolo della trattativa avevamo proposto 47 ettari…", commenta. In ogni caso, dice ancora Saletti, con "l’arrivo" della ZLS "Noi ci eravamo impegnati ad abbattere del 100% gli oneri sia di costruzione che per gli interventi di ristrutturazione, recupero e riattamento degli immobili dismessi. E ancora: per chi intende insediarsi sono previsti bonus finalizzati all’azzeramento della tariffa rifiuti; ci siamo anche impegnati a tagliare di un terzo il tempo impiegato per i procedimenti amministrativi e sul tavolo presentiamo contributi a fondo perduto per sostenere l’occupazione".
Non basta: nel "pacchetto" figura infine la riduzione dell’Imu per i nuovi insediamenti. Ciò significa che i comuni riavranno indietro questi mancati introiti? "Ancora non si sa. Non abbiamo elementi per dirlo". Sulla stessa linea…agevolativa è il comune di Codigoro che, con la sindaca Sabina Zanardi, sottolinea come le aziende vecchie (già insediate) e quelle nuove (futuribili) potranno evitare tutta una serie di pagamenti e beneficiare della sburocratizzazione. Anche questo è naturalmente un territorio collegato con il porto di Ravenna, condizione-base per poter essere inserito nella ZLS. "Si tratta di una grande opportunità, dice la prima cittadina, per le nostre imprese votate all’export". L’area interessata è vasta (98 ettari di cui 7 ancora liberi) e comprende realtà di primaria rilevanza come Conserve Italia, Kastamonu e Grandi Riso. "La Regione ha terminato tutto ciò che doveva un anno e mezzo fa. Ora aspettiamo il Governo; speriamo che il decreto venga firmato quanto prima".