Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, alla presenza del direttore generale Musei Massimo Osanna, è stata inaugurata venerdì la mostra ‘Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo’. terza e ultima tappa delle celebrazioni per il centenario della scoperta di Spina, importante città etrusca dell’Adriatico scoperta nel 1922 nei pressi di Comacchio. Il direttore del Museo di Villa Giulia, Valentino Nizzo ha ripercorso le tappe delle celebrazioni che, partendo da Comacchio il 1° giugno 2022 con la mostra ‘Spina100. Dal mito alla scoperta’ allestita a Palazzo Bellini, hanno portato poi l’esposizione a Ferrara il 22 dicembre scorso. Venerdì sera, dunque, è avvenuto il passaggio del testimone per il compimento delle celebrazioni dialogando con Tiziano Trocchi, direttore del Museo archeologico di Ferrara. Nel corso della presentazione, Valentino Nizzo ha passato la parola all’assessore alla Cultura del Comune di Comacchio Emanuele Mari e al direttore del Museo Delta Antico della città lagunare Marco Bruni. "Un onore rappresentare Comacchio in un’occasione così importante – ha affermato Mari -, pensando che questo percorso è iniziato proprio nella nostra città e ha consentito, oltre a scambi culturali, di attivare rapporti e accordi con istituzioni museali che costituiscono punti di riferimento in Italia e nel mondo". "Il ruolo che Comacchio e il Museo Delta Antico rivestono oggi più che mai nel panorama archeologico italiano e, in termini di esposizione e valorizzazione, il risultato di stasera a Roma in uno dei luoghi simbolo della cultura italiana, davanti all’élite dell’etruscologia – ha evidenziato il direttore del Museo Delta Antico, Marco Bruni - ci rendono orgogliosi e pronti per nuove iniziative". L’esposizione allestita nel Museo romano racconta l’eccezionale contributo scientifico dato dagli scavi di Spina alla conoscenza dell’archeologia e della storia del Mediterraneo. Nelle sale della mostra, aperta al pubblico fino al 7 aprile 2024, trovano spazio oltre 700 opere provenienti da istituti culturali italiani ed esteri, tra cui prestiti inediti (come il frammento di tripode vulcente proveniente dall’Acropoli di Atene.
v.f.