Una piccola rivoluzione copernicana. Il Palio da ente si trasforma in fondazione. E la decisione di questo ‘passaggio’ – non solo formale, ma sostanziale a ben guardare – è stato approvato all’unanimità (si è astenuta solo la capogruppo del Misto, Anna Ferraresi), dalla commissione consiliare di ieri pomeriggio. A spiegare il senso di questa decisione è il vicesindaco e assessore al Palio, Nicola Lodi. "Questa decisione – afferma – arriva al termine di un lungo percorso che l’amministrazione ha fatto per dare maggiore dignità a un patrimonio preziosissimo come il Palio. Il passaggio da ente a fondazione, infatti, permetterà a questa realtà straordinaria non solo di ricevere contributi da parte dei privati, ma anche di poter guardare al futuro con maggiore sicurezza e fiducia". Insomma l’orientamento della giunta è quello di "portare il Palio di Ferrara al prestigio che merita". Non è un caso infatti che, nel corso di questi quattro anni, sia stato aumentato il plafond di risorse messe a disposizione dell’Ente e che siano state intraprese diverse iniziative in ottica di miglioramento.
Basta pensare all’ultimo bando con il quale, dopo una ricognizione puntuale sulle singole sedi delle contrade, è stato messo a disposizione un fondo di circa mezzo milione per i lavori di restauro e ammodernamento degli immobili. "Apprezzo – chiude il vicesindaco – che anche da parte dell’opposizione sia stata gradita questa decisione di fare del Palio una fondazione e non più solo un ente". Anche il capogruppo del Pd, Francesco Colaiacovo saluta con favore questa iniziativa. "Il Palio – scandisce – rappresenta per questa città un grande patrimonio, prima di tutto culturale, ma anche sociale e di incontro tra diverse generazioni. Apprezziamo che, con il passaggio a fondazione, ora possa beneficiare anche di contributi privati che senz’altro potranno dare maggiore respiro a una realtà che rappresenta una parte fondamentale dell’identità ferrarese".
Federico Di Bisceglie