A Terre del Reno il gruppo d’opposizione Futuro in comune è critico sulla definizione della tariffa rifiuti 2023 con la Tari aumentata e sul bilancio consuntivo comunale, discussi di recente in consiglio dicendo che "si mantiene il vizio di continuare a mettere da parte un piccolo tesoretto". "Il servizio di raccolta rifiuti non è completamente soddisfacente, visto che ci sono zone del comune dove il ritiro dei rifiuti presenta qualche criticità – scrive Francesco Margutti - la cadenza, soprattutto per l’indifferenziato, plastica e verde non è mai stata potenziata, la tariffazione personalizzata puntuale non è mai stata avviata e difficilmente partirà e Clara applica le tariffe più alte della regione.
Noi abbiamo votato contro ma la maggioranza è stata a favore del regolamento e della tabella delle tariffe da applicare alle utenze nonostante a parole si dica contraria ai piani industriali di Clara. La Tari aumenterà di nuovo prevedendo per il 2023 un costo del servizio di gestione rifiuti per il nostro comune di 1.913.330 euro, circa 60.000 euro in più senza migliorie del servizio. Avevamo proposto che il Comune applicasse il principio di mitigazione degli aumenti tariffari coprendo con risorse proprie la quota di aumento, mantenendo le bollette inalterate ma la risposta è stata negativa". Poi passa al bilancio comunale. "Anche il 2022 si è chiuso con un nuovo avanzo di amministrazione di 900.000 euro che si vanno a sommare agli oltre 2.300.000 euro già in cassa, portando l’avanzo a 3.200.000 euro a disposizione per i bisogni del nostro comune – prosegue Margutti - Con tutte le necessità del nostro territorio e le esigenze della nostra comunità, non capiamo come continuare a incrementare l’avanzo possa essere una priorità di questo Comune.
Poi c’è l’investimento del fotovoltaico che l’amministrazione fece nel 2012 e che ci porteremo fino al 2031. Investimento che secondo le loro stime ad oggi avrebbe dovuto fruttarci oltre 1.300.000 euro ma che in realtà in questi 11 anni ci è costato oltre 280.000 euro di perdite dovute alla mancata cura e manutenzione dell’impianto che anche nel 2022 ha visto il segno meno. Denaro che si sarebbe potuto destinare al rifacimento del centro sportivo di Dosso, alle ciclabili di cui si ha bisogno, al raffrescamento della scuola di San Carlo o del "il Tiglio" di Sant’Agostino, all’acquisto della pensilina di Roversetto. La decisione ancora una volta è di aumentare il "tesoretto".